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Francois annuncia un futuro verde: 5.000 Fiat 500 ibride nel 2025 e 100.000 ogni anno dopo

Francois annuncia un futuro verde: 5.000 Fiat 500 ibride nel 2025 e 100.000 ogni anno dopo

Francois annuncia un futuro verde: 5.000 Fiat 500 ibride nel 2025 e 100.000 ogni anno dopo

Entro la fine del 2025, la storica fabbrica di Mirafiori, a Torino, darà vita a 5.000 esemplari della nuova Fiat 500 ibrida. La produzione prenderà il via a novembre, un momento significativo non solo per l’azienda, ma anche per il settore automobilistico italiano nel suo complesso. Olivier Francois, responsabile di Fiat all’interno del gruppo Stellantis, ha illustrato le ambizioni dell’azienda in occasione della presentazione del nuovo modello, che si svolgerà in concomitanza con il Torino Film Festival. Questo evento non sarà solo una vetrina per la nuova vettura, ma anche un’occasione per celebrare una serie speciale “Torino”, che sfoggerà i colori giallo e blu, simboli della città.

L’arrivo della Fiat 500 ibrida

L’arrivo della Fiat 500 ibrida segna l’inizio di un nuovo capitolo nella storia di questo iconico modello, che ha costellato le strade italiane e quelle internazionali sin dal suo debutto nel 1957. Con oltre 100.000 unità produttive annuali previste a breve termine, l’azienda sta pianificando una significativa espansione della propria capacità produttiva. Questo aumento non solo favorirà la crescita della produzione, ma avrà anche un impatto positivo sull’occupazione. Infatti, è previsto l’avvio di un secondo turno di lavoro presso lo stabilimento di Mirafiori, accompagnato da una graduale riduzione della cassa integrazione, che ha colpito molti lavoratori durante i periodi di crisi e ristrutturazione.

L’impatto sull’economia locale

L’importanza di questo progetto non si limita ai confini della fabbrica. L’indotto beneficerà notevolmente di questa iniziativa, con 145 fornitori italiani coinvolti nel processo di produzione della Fiat 500 ibrida, di cui ben 70 situati in Piemonte. Questo aspetto è cruciale per l’economia locale, poiché sosterrà posti di lavoro e stimolerà l’industria automobilistica e manifatturiera nel suo complesso.

Un simbolo di innovazione e tradizione

La presentazione della nuova Fiat 500 ibrida a Mirafiori è avvenuta in una data simbolica: il mese di luglio è storicamente legato alla storia della Fiat 500. Infatti, il 4 luglio 2007 ha rappresentato una pietra miliare con il lancio della nuova generazione della 500, che ha celebrato il cinquantesimo anniversario del modello originale, sotto la guida dell’allora amministratore delegato Sergio Marchionne. Questa tradizione di innovazione e rinnovamento continua a rappresentare un marchio distintivo della Fiat.

Francois ha descritto la Fiat 500 come “l’auto più premiata nella storia di Fiat”, evidenziando il legame profondo tra il modello e il suo luogo di produzione. “È tutta nostra: prodotta qui, a Mirafiori, fin dal primo giorno, e amata ovunque nel mondo. Un gioiellino e un manifesto”, ha affermato. La sua dichiarazione non solo sottolinea l’importanza della produzione locale, ma anche il forte attaccamento emotivo che i torinesi e gli italiani in generale hanno nei confronti di questo modello iconico.

Guardando al futuro, Francois ha rivelato che nel 2027 si celebreranno i 70 anni della Fiat 500, e con questa occasione arriverà anche una nuova versione elettrica del modello. Quest’ultima sarà proposta a un prezzo più accessibile, rendendo così la mobilità elettrica più fruibile per una clientela più ampia. L’attenzione agli aspetti ecologici e sostenibili è fondamentale non solo per rispondere alle esigenze del mercato, ma anche per contribuire a un futuro più verde.

La Fiat 500, quindi, non è solo un’auto, ma un simbolo di innovazione, tradizione e resilienza. Con il suo passaggio all’ibrido e, successivamente, all’elettrico, l’azienda sta mostrando la volontà di adattarsi alle nuove sfide del settore automobilistico e di continuare a scrivere la sua storia nel panorama globale. La produzione a Mirafiori rappresenta un passo significativo verso una mobilità sostenibile, che potrebbe influenzare positivamente non solo l’industria automobilistica, ma anche l’intera economia italiana.