Incendio a Creta: buone notizie, le fiamme si stanno attenuando

Incendio a Creta: buone notizie, le fiamme si stanno attenuando
L’incendio che ha colpito l’isola di Creta, una delle mete turistiche più apprezzate della Grecia, ha costretto all’evacuazione di circa 5.000 persone, tra turisti e residenti. Le operazioni di soccorso hanno visto l’impegno di circa 230 vigili del fuoco, supportati da 48 veicoli e sei elicotteri, tutti mobilitati nei pressi della città costiera di Ierapetra. La situazione, sebbene ancora critica, sembra stia migliorando: un portavoce dei vigili del fuoco ha dichiarato che l’incendio si sta “attenuando”, ma ha avvertito che si teme ancora una possibile riaccensione.
incendi e situazione attuale
Il corpo dei vigili del fuoco ha segnalato la presenza di incendi sparsi in diverse aree dell’isola, con fumi densi che continuano a sollevarsi, alimentando focolai di piccole e talvolta notevoli dimensioni. Tuttavia, la diminuzione dei venti, che in precedenza avevano complicato le operazioni di spegnimento, ha contribuito a migliorare inaspettatamente la situazione. Solo il giorno prima, le previsioni erano allarmanti: il portavoce dei vigili del fuoco aveva avvertito che sarebbero stati giorni “difficili” a causa dell’aumento delle temperature e dei venti forti, in particolare nella regione di Atene.
il rischio di incendi in grecia
La Protezione Civile greca ha confermato che il rischio di incendi rimane elevato non solo a Creta, ma anche in altre aree come Atene e l’Attica. È un problema ricorrente per la Grecia, specialmente nei mesi estivi, quando le temperature possono raggiungere livelli estremi. Questo fenomeno è stato ulteriormente accentuato dai cambiamenti climatici, che hanno reso le estati più calde e secche, aumentando la vulnerabilità delle foreste e delle aree urbane.
- L’incendio a Creta è divampato mercoledì pomeriggio, costringendo le autorità a evacuare rapidamente:
- 3.000 turisti
2.000 residenti
Yorgos Tzarakis, presidente dell’Unione Albergatori della regione, ha confermato che l’evacuazione è stata necessaria per garantire la sicurezza di tutti coloro che si trovavano sull’isola.
emergenze e ripercussioni
Non lontano da Creta, a circa trenta chilometri a est di Atene, un altro incendio è divampato giovedì pomeriggio, alimentato dai forti venti della zona. Questo incendio, che ha portato all’evacuazione di 300 persone, è stato domato in serata, ma non prima di aver causato danni a diverse abitazioni e veicoli. Dimitris Markou, sindaco di Spata-Artemida, ha riferito che la situazione nella zona suburbana vicino all’aeroporto internazionale di Atene rimane sotto controllo, ma i vigili del fuoco sono stati messi in stato di allerta per il rischio di nuovi incendi.
Questi eventi hanno avuto ripercussioni anche sul traffico dei traghetti, con disagi segnalati per i collegamenti da e per le isole turistiche, tra cui Mykonos. La Grecia, sebbene finora risparmiata dall’ondata di calore che ha colpito altre nazioni europee come Spagna, Portogallo e Francia, si prepara a fronteggiare un innalzamento delle temperature. Secondo le previsioni meteo fornite da Ert, già a partire da questo weekend, le temperature potrebbero superare i 43 gradi in alcune regioni.
Le autorità locali e i vigili del fuoco stanno lavorando instancabilmente per contenere l’emergenza e garantire la sicurezza di tutti i residenti e turisti. La collaborazione tra diversi corpi di soccorso e le forze armate è fondamentale in queste situazioni, dove il tempo gioca un ruolo cruciale. La protezione delle vite umane e la salvaguardia del patrimonio naturale sono diventate priorità assolute.
In un contesto in cui i cambiamenti climatici stanno esacerbando la frequenza e l’intensità degli incendi boschivi, è fondamentale che le autorità greche e europee sviluppino strategie più efficaci per la prevenzione e la gestione di tali emergenze. L’educazione della popolazione riguardo ai comportamenti da adottare in caso di incendi e la creazione di infrastrutture adeguate per il monitoraggio e la risposta rapida sono passi necessari per affrontare questa sfida crescente.
Il monitoraggio continuo delle condizioni meteo e la preparazione a eventuali evacuazioni sono ora parte integrante della vita quotidiana nelle aree a rischio. Le comunità locali stanno sviluppando piani di emergenza e collaborando con esperti per migliorare la loro resilienza di fronte a future calamità .