Scoperto un nuovo intruso nel Sistema solare: il terzo in ordine di apparizione! VIDEO

Scoperto un nuovo intruso nel Sistema solare: il terzo in ordine di apparizione! VIDEO
Un nuovo misterioso intruso ha fatto la sua comparsa nel Sistema solare, attirando l’attenzione di astronomi e appassionati di astronomia. Dopo le celebri visite di ‘Oumuamua nel 2017 e della cometa interstellare 21/Borisov nel 2019, il nuovo oggetto, designato A11pl3Z, è un probabile corpo celeste di origine interstellare che sta sfrecciando verso il Sole. La scoperta, avvenuta il primo luglio 2023, è stata effettuata dal progetto di sorveglianza ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), dedicato alla rilevazione di asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra.
La notizia è stata ufficializzata dal Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale (IAU), che ha inserito A11pl3Z nella lista degli oggetti vicini alla Terra. Anche il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA ha confermato la scoperta, sottolineando l’importanza di monitorare questo oggetto che, sebbene non sia ancora completamente compreso, potrebbe fornire indizi preziosi sulla formazione e l’evoluzione del nostro Sistema solare.
Caratteristiche di A11pl3Z
A11pl3Z presenta caratteristiche affascinanti ma, al momento, non ci sono informazioni sufficienti per determinare con certezza la sua natura. Secondo l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project, “al momento non è riportata alcuna attività cometaria”. Questo suggerisce che A11pl3Z potrebbe non avere una chioma o una coda, tipicamente associate a comete, ma piuttosto comportarsi come un asteroide. Con un diametro stimato di circa 20 chilometri, il suo passaggio rappresenta un’opportunità unica per la comunità scientifica.
La sua orbita è particolarmente interessante:
1. A11pl3Z si muove su un’orbita iperbolica.
2. Ha un’eccentricità di 6, un valore significativamente più alto rispetto a quello di ‘Oumuamua, che era pari a 1,19.
3. Questa elevata eccentricità indica che l’oggetto proviene da al di fuori del nostro Sistema solare e non tornerà dopo il suo passaggio.
Secondo le attuali stime, A11pl3Z raggiungerà la minima distanza dal Sole intorno al 29 ottobre 2023, avvicinandosi a circa 220 milioni di chilometri dalla nostra stella.
Opportunità di osservazione
In questi giorni, A11pl3Z è visibile nella costellazione del Sagittario, una delle regioni più ricche di stelle e fenomeni astronomici. Gli appassionati possono approfittare di questa opportunità per osservare l’oggetto. Il Virtual Telescope Project trasmetterà questo evento unico in diretta online il 3 luglio 2023, a partire dalle ore 23:55. Questa iniziativa mira a rendere l’astronomia accessibile a tutti, permettendo anche a chi non ha accesso a telescopi professionali di vedere oggetti celesti straordinari.
La scoperta di A11pl3Z si inserisce in un contesto più ampio di esplorazione astronomica, dove l’osservazione di oggetti interstellari sta diventando sempre più comune. Infatti, l’osservazione di corpi provenienti da altri sistemi stellari offre agli scienziati l’opportunità di studiare non solo la composizione e la struttura di questi oggetti, ma anche di esplorare la dinamica del nostro Sistema solare in relazione all’universo circostante.
Conclusioni sull’importanza di A11pl3Z
L’eccezionalità di A11pl3Z è amplificata dal fatto che la sua scoperta si aggiunge a una lista già notevole di oggetti interstellari. ‘Oumuamua, il primo oggetto interstellare mai osservato, ha catturato l’attenzione per la sua forma allungata e il suo comportamento inusuale, mentre la cometa 21/Borisov ha offerto un’opportunità per studiare una cometa interstellare che mostrava caratteristiche simili a quelle delle comete del nostro Sistema solare. A11pl3Z, con la sua orbita particolare e le sue dimensioni, si promette di essere un altro pezzo fondamentale di questo puzzle cosmico.
Le osservazioni di oggetti come A11pl3Z non solo arricchiscono il nostro catalogo di corpi celesti, ma ci aiutano anche a comprendere meglio la formazione dei sistemi stellari. L’analisi chimica e fisica di queste rocce spaziali può rivelare informazioni sui materiali presenti nei sistemi di origine e, potenzialmente, sulle condizioni che potrebbero ospitare forme di vita.
La comunità scientifica è quindi in attesa di ulteriori dati e scoperte riguardanti A11pl3Z. Con il passare dei giorni, si prevede che telescopi e strumenti osservativi di tutto il mondo si concentreranno su questo intruso interstellare, contribuendo a delineare un quadro più chiaro di cosa sia e da dove provenga. Con l’avvicinarsi del suo passaggio al Sole, l’emozione e l’anticipazione cresceranno, mentre gli astronomi continueranno a svelare i misteri di questo affascinante nuovo arrivato nel nostro Sistema solare.