Nubifragio nel Bergamasco: voli dirottati e disagi all’aeroporto di Orio al Serio

Nubifragio nel Bergamasco: voli dirottati e disagi all'aeroporto di Orio al Serio
Sabato mattina, un violento nubifragio ha colpito la provincia di Bergamo, causando gravi disagi ai trasporti e all’intera comunità. Le forti piogge, accompagnate da raffiche di vento di intensità preoccupante, hanno portato a un’immediata reazione da parte delle autorità e dei servizi di emergenza. L’aeroporto di Orio al Serio, uno dei principali scali della Lombardia, ha subito conseguenze dirette, con diversi voli dirottati verso altre destinazioni.
In totale, ben 13 voli in arrivo sono stati costretti a cambiare rotta, con 9 di essi reindirizzati all’aeroporto di Bologna, 3 a Malpensa e uno a Verona. Questo ha creato una catena di ritardi per i voli in partenza, che hanno dovuto attendere il riposizionamento dei velivoli dirottati. La situazione ha destato preoccupazione non solo tra i passeggeri, ma anche tra il personale dell’aeroporto, che ha dovuto gestire un afflusso imprevisto di viaggiatori.
danni a treviglio e al mercato settimanale
Il maltempo non si è limitato all’area dell’aeroporto. La città di Treviglio ha subito i danni più evidenti, con il vento che ha abbattuto alberi e provocato incidenti. In particolare, una lastra di pietra si è staccata da un cornicione di un palazzo in via Matteotti, colpendo un’auto in sosta, che fortunatamente era vuota. Questo episodio ha messo in luce la vulnerabilità delle strutture durante eventi meteorologici estremi, sottolineando la necessità di controlli e interventi di manutenzione adeguati.
Il mercato settimanale del sabato ha subito danni significativi, con bancarelle distrutte e teloni volati via a causa del vento impetuoso. Molti venditori hanno dovuto interrompere le loro attività, causando perdite economiche e disagi ai consumatori. La scena era quella di un sabato mattina rovinato, con i venditori che cercavano di recuperare il materiale danneggiato mentre i clienti abbandonavano il mercato in cerca di riparo.
allagamenti e crolli in lombardia
Nonostante il nubifragio fosse in pieno svolgimento a Bergamo, la situazione meteorologica ha avuto ripercussioni anche in altre aree della Lombardia. In provincia di Como, si sono registrati allagamenti nelle zone centrali della città e lungo il lungolago, con una corsia chiusa al traffico. In particolare, piazza Cavour e il parcheggio del supermercato Aldi sono stati sommersi dall’acqua, creando difficoltà per i cittadini e i commercianti locali.
A Cantù, il nubifragio ha portato al crollo di un muro di una villetta, fortunatamente senza feriti. Anche a Clusone, in provincia di Bergamo, una violenta grandinata ha imbiancato le strade, creando scene che ricordano un paesaggio invernale in piena estate. Questi eventi estremi hanno messo a dura prova le infrastrutture locali, già stressate da precedenti maltempo.
monitoraggio dei fiumi e resilienza urbana
In Lombardia, l’allerta non si è limitata ai danni visibili. I livelli del fiume Seveso, già monitorati con attenzione, hanno raggiunto il livello di attenzione. La piena ha colpito Milano, portando MM, la società che gestisce il servizio idrico, ad attivare la vasca di protezione per lo smaltimento delle acque. Il Lambro è un altro fiume sotto osservazione, con la Protezione Civile che monitora costantemente il livello delle acque nel parco omonimo, pronto ad evacuare le aree a rischio.
Questa situazione mette in luce la fragilità delle nostre città di fronte a fenomeni meteorologici estremi, che sembrano essere sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici in atto. Le autorità locali stanno intensificando gli sforzi per migliorare la resilienza delle infrastrutture e garantire una risposta più efficace a tali eventi.
Il nubifragio di sabato mattina è un chiaro richiamo all’importanza di una pianificazione urbana sostenibile e dell’implementazione di sistemi di drenaggio adeguati, per evitare che simili situazioni possano ripetersi in futuro. La comunità bergamasca e lombarda è chiamata a unirsi per affrontare queste sfide, investendo nella manutenzione delle infrastrutture e nella sensibilizzazione sui temi legati al cambiamento climatico.
Gli eventi meteorologici estremi non sono solo un problema locale, ma una questione globale che richiede una risposta coordinata tra istituzioni, cittadini e scienziati. La capacità di affrontare tali sfide determinerà il futuro delle nostre città e del nostro modo di vivere.