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Diossina nell’aria a Roma: il report choc dopo l’incendio in via dei Gordiani

Diossina nell'aria a Roma: il report choc dopo l'incendio in via dei Gordiani

Diossina nell'aria a Roma: il report choc dopo l'incendio in via dei Gordiani

L’esplosione avvenuta ieri in via dei Gordiani a Roma ha sollevato serie preoccupazioni non solo per il forte boato, ma anche per le conseguenze ambientali e sanitarie. Un distributore di GPL ha preso fuoco, causando il rilascio di diossine, sostanze chimiche altamente tossiche per la salute umana. L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio (Arpa Lazio) ha avviato un monitoraggio dell’aria, rivelando la presenza di diossine nell’area circostante.

Monitoraggio dell’aria e risultati

Il report di Arpa Lazio ha evidenziato che i campionatori installati dopo l’incidente hanno registrato una concentrazione di diossine-Teq pari a 1 picogrammo per metro cubo (pg/m³). Questo valore supera la soglia di 0,3 pg/m³, indicando una fonte di emissione localizzata. La situazione è allarmante, poiché l’incendio ha effettivamente generato diossine, sollevando interrogativi sulla sicurezza dell’aria respirata dai residenti e sull’impatto a lungo termine sulla salute pubblica.

Raccomandazioni delle autorità

Dopo l’esplosione, una densa colonna di fumo ha costretto molti abitanti a indossare mascherine e a rimanere in casa. Le autorità locali hanno emesso raccomandazioni urgenti, tra cui:

  1. Mantenere le finestre chiuse.
  2. Evitare il consumo di ortaggi coltivati nella zona.

Queste precauzioni sono necessarie per prevenire la contaminazione del cibo e dell’ambiente circostante.

Intervento dei vigili del fuoco

Grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, il quantitativo di diossina sprigionato nell’aria è stato limitato. La Protezione Civile del Campidoglio ha sottolineato l’importanza della rapidità d’intervento, affermando che “un incendio che dura a lungo e raggiunge temperature elevate comporta una maggiore diffusione di diossine nell’aria”. Sebbene la situazione sia seria, il peggio è stato scongiurato, almeno per il momento.

Il monitoraggio dell’aria continuerà nei prossimi giorni, come da protocollo in situazioni di emergenza ambientale. Arpa Lazio ha annunciato che verificherà anche altre sostanze inquinanti, come idrocarburi policiclici aromatici e PCB, che possono avere effetti nocivi sulla salute.

Le diossine, composti chimici tossici che si formano durante la combustione di materiali organici, possono causare gravi problemi di salute, tra cui disturbi del sistema immunitario e alcuni tipi di cancro. Per questo motivo, il rilascio di diossine nell’ambiente è considerato un evento estremamente preoccupante.

In chiusura, l’incendio di ieri ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle strutture che trattano e distribuiscono combustibili. La comunità locale è inquieta riguardo alla qualità dell’aria e alla sicurezza alimentare. È fondamentale che le istituzioni garantiscano un’informazione tempestiva e chiara, affinché la salute pubblica rimanga al centro delle politiche ambientali.