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Premio Cipputi 2025: il trionfo di ‘La storia di Souleymane’ di Boris Lojkine

Premio Cipputi 2025: il trionfo di 'La storia di Souleymane' di Boris Lojkine

Premio Cipputi 2025: il trionfo di 'La storia di Souleymane' di Boris Lojkine

Il Premio Cipputi 2025 è stato assegnato a ‘La storia di Souleymane’, un film del regista Boris Lojkine che affronta con intensità e delicatezza il tema dell’immigrazione e delle sfide quotidiane che i migranti devono affrontare. Questo prestigioso riconoscimento, dedicato al cinema che esplora le problematiche legate al lavoro, verrà consegnato lunedì 7 luglio 2025 in piazza Maggiore a Bologna, durante la manifestazione estiva ‘Sotto le stelle del cinema’, organizzata dalla Cineteca di Bologna.

Il Premio Cipputi celebra opere cinematografiche capaci di riflettere le difficoltà e le speranze legate al mondo del lavoro. La giuria, composta da nomi di spicco come Francesco Tullio Altan, Cosimo Torlo e Gian Luca Farinelli, ha espresso un giudizio unanime, sottolineando l’importanza del film di Lojkine nel contesto attuale, dove i temi dell’immigrazione e del lavoro sono più rilevanti che mai.

La trama del film

‘La storia di Souleymane’ narra le intense 48 ore nella vita di Souleymane, un giovane guineano che, dopo un lungo e difficile viaggio, si trova a Parigi come immigrato senza documenti. Il protagonista, interpretato dall’attore Abou Sangare, lavora come rider per un servizio di consegna cibo e attende con ansia un colloquio che potrebbe permettergli di ottenere lo status di rifugiato. La storia si sviluppa in un crescendo di emozioni e tensioni, mettendo in luce le difficoltà quotidiane che Souleymane deve affrontare:

  1. La precarietà del lavoro
  2. La paura di essere scoperto dalle autorità
  3. La speranza di costruire un futuro migliore

Il regista Boris Lojkine riesce a raccontare questa corsa contro il tempo con un linguaggio cinematografico efficace, evitando il pietismo e mantenendo un forte legame con la realtà. La sua regia attenta e sensibile permette allo spettatore di immergersi completamente nella vita di Souleymane, facendosi portavoce di una storia che tocca corde profonde e universali.

Un tema di grande attualità

Il film di Lojkine si inserisce in un dibattito più ampio riguardo alle problematiche legate all’immigrazione, un tema che ha suscitato molteplici reazioni e opinioni in Italia e in Europa. Negli ultimi anni, infatti, le questioni legate ai diritti dei migranti, all’integrazione e alla dignità lavorativa sono diventate centrali nel discorso pubblico. ‘La storia di Souleymane’ offre uno spaccato di questa realtà, invitando gli spettatori a riflettere sulla vita di chi vive ai margini della società, spesso invisibili e dimenticati.

La scelta di raccontare la storia di un rider, una figura sempre più comune nelle nostre città, evidenzia anche le dinamiche lavorative contemporanee, caratterizzate da precarietà e sfruttamento. In un mondo in cui il lavoro è spesso visto come una merce, il film di Lojkine riporta al centro dell’attenzione l’umanità dei lavoratori, le loro emozioni e le loro aspirazioni.

Un evento imperdibile

La cerimonia di premiazione del Premio Cipputi, che si svolgerà in concomitanza con altre proiezioni significative, promette di essere un evento imperdibile per gli amanti del cinema e per chi è sensibile alle tematiche sociali. Il 7 luglio, oltre alla proiezione di ‘La storia di Souleymane’ in piazza Maggiore, il pubblico avrà l’opportunità di assistere alla proiezione di ‘Io, Daniel Blake’ di Ken Loach al Cinema Modernissimo. Il giorno successivo, l’8 luglio, sarà la volta di ‘Fantozzi’ al Modernissimo e di ‘Palazzina Laf’ di Michele Riondino in piazza Maggiore.

Questa rassegna di film non solo celebra il Premio Cipputi, ma offre anche spunti di riflessione su come il cinema possa fungere da specchio della società e delle sue contraddizioni. Le opere proposte nella manifestazione estiva della Cineteca di Bologna sono scelte con cura per stimolare il dibattito e far emergere le storie di chi vive e lavora in condizioni difficili.

Il valore del Premio Cipputi

Il Premio Cipputi, nato per ricordare e celebrare l’operaio nella sua dignità e complessità, si fa portavoce dei temi più urgenti del nostro tempo. La scelta di ‘La storia di Souleymane’ come vincitore di quest’edizione non è casuale, ma rappresenta un riconoscimento a un cinema che sa raccontare le sfide del lavoro e dell’immigrazione con sensibilità e realismo.

In un momento storico in cui le discussioni sui diritti dei lavoratori e sull’inclusione sociale sono più attuali che mai, il Premio Cipputi si conferma un’importante piattaforma per dare voce a chi spesso rimane inascoltato. La celebrazione di opere come quella di Lojkine non solo arricchisce il panorama cinematografico, ma contribuisce anche a creare una maggiore consapevolezza sociale, ricordando a tutti noi che dietro ogni storia di immigrazione ci sono persone, sogni e speranze.