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Il marito di Liliana Resinovich ricorre in Cassazione: battaglia legale per una nuova perizia medico-legale

Il marito di Liliana Resinovich ricorre in Cassazione: battaglia legale per una nuova perizia medico-legale

Il marito di Liliana Resinovich ricorre in Cassazione: battaglia legale per una nuova perizia medico-legale

Il caso di Liliana Resinovich continua a sollevare interrogativi e dibattiti accesi, specialmente per le sue implicazioni legali che coinvolgono il marito Sebastiano Visintin. Recentemente, la difesa di Visintin ha intrapreso un’azione significativa, presentando un ricorso in Cassazione contro l’ordinanza della Gip di Trieste, Flavia Mangiante, che ha respinto la richiesta di una nuova perizia medico-legale.

Il ritrovamento del corpo di Liliana, avvenuto il 5 gennaio 2022 in un bosco nei pressi di Trieste, ha scosso la comunità locale e ha dato il via a indagini complesse. Le controversie non riguardano solo la causa della morte, ma anche le dinamiche relazionali della coppia. La decisione della Gip di non accogliere la richiesta della difesa di Visintin per una perizia medico-legale ha suscitato polemiche. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Il Piccolo, l’ordinanza del 30 giugno prevede accertamenti genetici, merceologici e dattiloscopici, ma esclude l’esame medico-legale, ritenuto cruciale dalla difesa per chiarire le circostanze della morte di Liliana.

La richiesta della difesa

La richiesta di una perizia medico-legale è stata avanzata dagli avvocati di Sebastiano Visintin, Alice e Paolo Bevilacqua, i quali hanno sottolineato che tale accertamento è fondamentale per un eventuale rinvio a giudizio. Bevilacqua ha affermato: “Era nell’ambito di tale prevedibile sviluppo che la Gip avrebbe dovuto muoversi”. La difesa ha evidenziato le “evidenti discrasie scientifiche” nelle consulenze già disponibili. In particolare, la prima perizia, redatta da Fulvio Costantinides e Fabio Cavalli, ha concluso per una “morte asfittica tipo spazio confinato”, suggerendo una “plastic bag suffocation” senza chiara evidenza di un’azione di terzi. In contrasto, una seconda perizia condotta da un team guidato da Cristina Cattaneo ha ipotizzato che Liliana potesse essere stata uccisa.

Le dichiarazioni di Claudio Sterpin

Le recenti dichiarazioni di Claudio Sterpin, amante di Liliana, complicano ulteriormente il contesto emotivo e relazionale del caso. In un’intervista esclusiva a Open, Sterpin ha rivelato che la relazione tra Liliana e Sebastiano era in crisi. Ha dichiarato: “Loro non erano più marito e moglie da tempo”, aggiungendo che Liliana aveva tradito il marito in diverse occasioni. Queste affermazioni hanno portato a riflessioni su come le dinamiche familiari possano influenzare le indagini e la percezione pubblica del caso.

Sterpin ha descritto i comportamenti di Visintin come “ossessivi”, affermando che Sebastiano “spiava” Liliana e sapeva sempre dove trovarla. Queste rivelazioni hanno alimentato le speculazioni su un possibile movente di omicidio, complicando ulteriormente la narrazione attorno a questo drammatico evento.

Il dibattito sulla perizia medico-legale

La questione della perizia medico-legale e le relative controversie sono ora al centro di un acceso dibattito. La difesa di Visintin sta cercando di ottenere un riesame delle evidenze forensi, sostenendo che senza una chiara comprensione delle circostanze della morte di Liliana, non sarà possibile procedere con un processo equo. Il ricorso in Cassazione rappresenta un tentativo di garantire che tutte le prove siano esaminate in modo completo e accurato.

Nel frattempo, la comunità triestina continua a seguire con attenzione gli sviluppi di questo caso, che ha già colpito l’opinione pubblica. I media locali e nazionali si stanno occupando del caso non solo per l’aspetto giuridico, ma anche per le sue implicazioni sociali e psicologiche. La figura di Liliana Resinovich è diventata simbolica, rappresentando le complessità delle relazioni moderne e i tragici eventi che possono derivarne.

In questo contesto, il ricorso in Cassazione da parte della difesa di Sebastiano Visintin non è solo una questione legale, ma anche una battaglia per la verità in un caso che ha suscitato emozioni forti e contrastanti. La speranza della difesa è che un’eventuale nuova perizia medico-legale possa chiarire i punti oscuri della vicenda, mentre il pubblico attende con trepidazione le prossime mosse delle autorità competenti.