Negli ultimi anni, l’uso dei comparatori online è diventato un fenomeno sempre più diffuso tra i consumatori italiani. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Different, oltre l’80% degli italiani ha utilizzato almeno una volta un comparatore online nel corso dell’ultimo anno, con una cifra impressionante di 27 milioni di consumatori che si sono avvalsi di questi strumenti per confrontare una vasta gamma di servizi, dalle assicurazioni auto alle utenze domestiche, dagli hotel alle tariffe aeree.
L’evento “Confrontare, il segreto del risparmio”, organizzato in collaborazione con Consumerismo No Profit, ha presentato i risultati di questa indagine, rivelando non solo la crescente popolarità dei comparatori, ma anche le motivazioni che spingono gli utenti a utilizzarli. Tra i partecipanti, la fascia di età più attiva nell’uso di questi strumenti è quella compresa tra i 35 e i 44 anni, con una percentuale del 78% che ha dichiarato di averli utilizzati.
L’uso dei comparatori in Italia
Geograficamente, l’uso dei comparatori è più marcato nel Nord Italia, dove circa il 69% del campione intervistato ha confermato di averli utilizzati. Tuttavia, anche al Centro (65%) e al Sud (60%) la diffusione è notevole, evidenziando una tendenza nazionale che supera le differenze regionali.
Le ragioni alla base di questa crescente fiducia nei comparatori online sono molteplici. Ecco alcuni dei motivi principali:
- Risparmio economico: Il 66% degli intervistati utilizza questi strumenti principalmente per risparmiare.
- Offerte migliori: Il 57% degli utenti si sente più sicuro nell’effettuare scelte grazie alle informazioni fornite dai comparatori.
- Prevenzione delle truffe: Quasi 4 milioni di consumatori si rivolgono a questi strumenti per evitare di cadere vittime di truffe.
Settori di utilizzo dei comparatori
Quando si tratta di settori specifici, le assicurazioni auto e moto rappresentano la spesa più comune per la quale gli italiani si sono avvalsi dei comparatori, con il 41% del campione, pari a circa 11,3 milioni di consumatori. A seguire, circa 11 milioni di persone hanno confrontato le offerte di luce e gas, dimostrando l’importanza di ottimizzare le spese domestiche. Anche la scelta di un hotel è stata un’area in cui il 31% degli utenti ha utilizzato comparatori, evidenziando l’interesse crescente per il turismo informato e conveniente.
Altri settori che hanno visto un buon uso dei comparatori includono:
- Voli aerei: 27% degli intervistati.
- Telefonia: 25% degli utenti.
- Finanza personale: 12% degli italiani ha confrontato opzioni come prestiti e mutui.
La percezione dei comparatori
È interessante notare che, tra il 16% dei consumatori che non hanno mai utilizzato questi strumenti, il 51% ha citato la mancanza di fiducia come principale ostacolo. Questo riflette una certa diffidenza residua nei confronti di un fenomeno che, sebbene in crescita, deve ancora superare alcune barriere psicologiche. Maurizio Pescarini, CEO di Facile.it, ha commentato questa evoluzione, affermando che gli italiani hanno spostato la loro percezione dai dubbi iniziali verso una maggiore consapevolezza e utilizzabilità.
In un contesto economico in continua evoluzione, dove il costo della vita e le spese quotidiane rappresentano una sfida, l’uso di comparatori online si rivela sempre più fondamentale. Non solo per il risparmio immediato, ma anche per la pianificazione a lungo termine delle finanze familiari, aiutando i consumatori a fare scelte più informate e consapevoli.
La crescita di questo fenomeno è un chiaro indicativo di come la digitalizzazione stia trasformando anche il modo in cui gli italiani si rapportano ai servizi e ai prodotti. I comparatori non sono più considerati strumenti di nicchia, ma sono diventati una risorsa indispensabile per chi desidera navigare nel vasto mare delle offerte disponibili, ottenendo il massimo dal proprio denaro. Con l’aumento della concorrenza nel mercato, è probabile che questa tendenza continui a crescere, rendendo sempre più accessibili le informazioni necessarie per prendere decisioni oculate.