Picco di fulmini: l’impatto dei temporali estivi tra luglio e agosto

Giada Liguori

Luglio 9, 2025

L’estate è un periodo di svago e relax, ma porta con sé anche fenomeni atmosferici intensi e affascinanti, come i temporali estivi. Secondo Sante Laviola, ricercatore dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nel Nord Italia la maggior parte dei fulmini si verifica tra giugno e agosto, con un picco significativo tra luglio e agosto. Attualmente, ci troviamo nel mese in cui si registrano le manifestazioni elettriche più frequenti, e gli ultimi eventi meteorologici hanno confermato questa tendenza.

Negli ultimi giorni, l’Italia settentrionale ha sperimentato violenti temporali, accompagnati da un elevato numero di fulmini. Questi eventi non sono isolati e, secondo le previsioni, continueranno a manifestarsi anche nelle prossime ore. Laviola sottolinea l’importanza di prestare attenzione a questi fenomeni, che possono portare con sé non solo spettacolo, ma anche pericoli, come danni a persone e cose.

I temporali estivi e il loro impatto

Un aspetto interessante dei temporali estivi è il loro potere di abbassare le temperature, anche nelle regioni meridionali del paese. Questo fenomeno è causato dall’intrusione di aria fredda, che ha portato a un arretramento dell’anticiclone africano, che ha dominato il clima italiano per un lungo periodo. Laviola prevede che i temporali continueranno a manifestarsi in modo intenso e localizzato, scaricando elevate quantità di acqua in aree ristrette. Questo tipo di precipitazione può causare anche allagamenti e problemi di diversa natura, rendendo cruciale la preparazione e la vigilanza da parte delle autorità e dei cittadini.

La formazione dei fulmini

Il picco di fulmini durante i mesi estivi è legato alla formazione di temporali particolarmente intensi. Questi eventi atmosferici si sviluppano in nubi a rapido sviluppo, dove particelle di ghiaccio e goccioline d’acqua si scontrano e si caricano elettricamente. È proprio questo processo che genera le scariche elettriche che conosciamo come fulmini. Laviola spiega che il caldo rilasciato dall’anticiclone africano nelle settimane precedenti ha fornito una grande quantità di energia all’atmosfera, aumentando così la sua capacità di trattenere vapore acqueo.

Questa relazione tra temperatura e umidità è fondamentale per comprendere l’intensità dei temporali. Infatti, per ogni grado di temperatura in più, l’atmosfera può trattenere circa il 7% in più di vapore acqueo. Ciò significa che, con l’aumento delle temperature estive, la possibilità di temporali intensi e carichi di fulmini aumenta proporzionalmente.

Rischi e precauzioni durante i temporali

Ma cosa succede esattamente durante un temporale? Quando gli alti strati dell’atmosfera si riscaldano, l’aria calda e umida inizia a salire, creando correnti ascendenti. Man mano che l’aria sale, si raffredda, e il vapore acqueo condensa formando nuvole cumulonembi, che sono le nubi tipiche dei temporali. All’interno di queste nubi, il movimento delle particelle crea cariche elettriche. Quando queste cariche diventano troppo forti, si ha una scarica elettrica, ovvero un fulmine.

Oltre ai fulmini, i temporali estivi possono portare con sé fenomeni come grandinate e forti venti, noti come ‘downburst’, che possono causare danni significativi. Queste raffiche di vento possono spezzare rami, abbattere alberi e danneggiare edifici. Pertanto, è importante che le persone siano consapevoli dei rischi associati a questi eventi e adottino comportamenti prudenti quando si prevede un temporale.

Inoltre, il cambiamento climatico sta influenzando la frequenza e l’intensità dei temporali. Studi recenti suggeriscono che il riscaldamento globale sta portando a un aumento della temperatura media dell’aria, il che significa che ci saranno più temporali e che questi saranno più intensi. Di conseguenza, è fondamentale monitorare e studiare questi fenomeni per poter prevedere e gestire meglio i loro effetti.

In conclusione, i temporali estivi rappresentano un fenomeno naturale affascinante, ma anche potenzialmente pericoloso. Con la loro intensità crescente, è vitale che la popolazione sia informata e preparata ad affrontare le condizioni meteorologiche estreme che possono verificarsi durante i mesi estivi. Con l’aumento delle temperature e la maggiore capacità dell’atmosfera di trattenere vapore acqueo, i fulmini diventeranno probabilmente una presenza sempre più comune nel nostro cielo estivo. La scienza continua a studiare questi fenomeni, cercando di comprendere meglio le dinamiche atmosferiche che li governano, affinché si possano sviluppare strategie di mitigazione e adattamento efficaci.