Il test di Que Choisir su otto diffusori elettrici antizanzare svela il migliore per efficacia e sicurezza: bene Catch Expert 6 in 1, male i dispositivi naturali.
Quando arrivano caldo e umidità, arrivano anche loro: le zanzare, soprattutto le tigre, si infilano nelle serate e rovinano il sonno. Tra le tante soluzioni in commercio, i diffusori elettrici sono tra i più scelti. Ma funzionano davvero? E sono sicuri? Il magazine francese Que Choisir ha provato a dare una risposta netta. In laboratorio, ha messo a confronto otto dispositivi venduti anche in Italia, valutandoli per efficacia, tossicità e chiarezza dell’etichetta. I risultati? Interessanti. Catch Expert 6 in 1 si prende la vetta. Raid, leader di mercato, viene superato. E i prodotti “naturali”? Poca efficacia, quasi nessuna protezione.
Catch batte Raid nei test di laboratorio: l’unico che convince su tutti i fronti
Il test di Que Choisir è stato eseguito in condizioni controllate. Ogni dispositivo è stato acceso per 90 minuti in una stanza da 55 metri cubi. Nella stanza accanto, sono state liberate 50 zanzare tigre femmine. Dopo il tempo previsto, un volontario è entrato nella stanza e, per sette minuti, ha contato le punture. La prova è stata replicata più volte nelle ore successive (2, 4 e 9 ore) per valutare la durata dell’effetto.
Il miglior risultato è stato ottenuto da Catch Expert 6 in 1, con 15,9 punti su 20. Buona protezione, regolazione della diffusione, e rischi tossici contenuti. Al secondo posto, Moustik’out KB Home Defense con 15,6, penalizzato solo dal prezzo più alto (14,90 euro). Raid Max, uno dei più usati, ha ottenuto 14,1, seguito da Raid Essentials (12,8) e Acto Zanzare Tigre (12,6). Sotto la sufficienza Catch 4 in 1 (10,8), mentre i dispositivi “green” sono quasi inutili: Aries al geraniolo totalizza 8,6, Citriodora Five Out of Five crolla a 6,5.

I tecnici hanno valutato anche la tossicità: l’aria in una camera da letto dopo otto ore di funzionamento notturno è stata analizzata. I risultati sono stati confrontati con i limiti di sicurezza per adulti e bambini. Alcuni diffusori risultano potenzialmente nocivi per i più piccoli in ambienti poco ventilati.
Le vere precauzioni da seguire: etichette vaghe, sostanze irritanti e dispositivi inutili
Oltre alla performance, il test ha messo sotto la lente anche l’etichettatura. E qui sono emerse lacune serie: istruzioni incomplete, avvertenze poco visibili, informazioni mancanti. Ad esempio, non tutti i prodotti avvertono che vanno usati solo in ambienti chiusi, o che sono sconsigliati in presenza di neonati.
Molti diffusori contengono piretroidi, insetticidi chimici che, se respirati ogni notte, possono comportare rischi per la salute. Nei soggetti adulti in buona salute, il pericolo è contenuto. Diverso il discorso per i bambini, per chi soffre di asma o ha patologie croniche.
Tra le alternative, repellenti cutanei a base di DEET, icaridina o IR3535 sono ancora i più efficaci. L’unico prodotto “naturale” che ha dimostrato qualche risultato è l’olio di eucalipto limone (PMD). Tutti gli altri – dagli ultrasuoni ai diffusori con oli essenziali – non proteggono davvero. Non a caso, Que Choisir ne sconsiglia l’acquisto.
Chi vive in zone molto colpite dovrebbe abbinare trattamenti ambientali, zanzariere, attenzione ai ristagni d’acqua e solo in ultima battuta fare ricorso a un diffusore testato. Scegliere senza leggere l’etichetta può essere più rischioso che dormire con la finestra aperta.