Il mondo del cinema messicano si svela: l’installazione di Iñárritu alla Fondazione Prada

Giada Liguori

Luglio 10, 2025

L’arte e il cinema si intrecciano in modo affascinante nella nuova installazione di Alejandro G. Iñárritu, “Sueño Perro”, ospitata dalla Fondazione Prada di Milano. A venticinque anni dall’uscita di “Amores Perros”, il film che ha segnato il debutto del regista messicano, l’installazione offre un’opportunità unica di esplorare il suo lavoro attraverso un mix di filmati inediti e scene tagliate. Aperta dal 18 settembre 2023 fino al 26 febbraio 2024, l’installazione si sposterà successivamente a LagoAlgo a Città del Messico e al Los Angeles County Museum of Art nella primavera del 2024.

un viaggio visivo nell’universo di Iñárritu

“Sueño Perro” non è solo un tributo a “Amores Perros”, ma una resurrezione di frammenti di celluloide che sono stati conservati per oltre un quarto di secolo. Iñárritu ha utilizzato ben 300 chilometri di pellicola, equivalenti a 16 milioni di fotogrammi, per creare un mosaico visivo che esplora la dualità di amore e violenza presente nel suo lavoro. L’installazione offre ai visitatori un’esperienza immersiva in un labirinto semibuio, dove le immagini proiettate in 35 mm sono accompagnate da un paesaggio sonoro avvolgente.

Iñárritu invita il pubblico a “percepire ciò che non è mai stato”, sottolineando l’importanza di questi frammenti esclusi dalla narrazione originale. La sua affermazione di incontrare “un vecchio amico mai visto” suggerisce un’intima connessione con il pubblico, invitandolo a riscoprire la bellezza e il dolore di queste opere.

un contesto socio-culturale ricco

Al piano terra della Fondazione Prada, l’installazione di Iñárritu si integra perfettamente con l’esibizione visiva e sonora “Mexico 2000: The Moment that exploded”, curata dallo scrittore messicano Juan Villoro. Questa sezione è progettata per contestualizzare l’installazione, offrendo una prospettiva più ampia sulla situazione socio-culturale del Messico all’inizio del nuovo millennio.

“Mexico 2000” include:

  1. Una traccia audio evocativa.
  2. Una raccolta di ritagli di giornale e fotografie di autori come Graciela Iturbide e Pedro Meyer.
  3. Un’analisi critica delle sfide sociali e politiche di Città del Messico.

L’intento di Villoro è quello di far emergere le tensioni e le speranze di un paese in continua evoluzione, creando un dialogo diretto con l’opera di Iñárritu.

un omaggio alla tradizione cinematografica

Miuccia Prada, presidente della Fondazione, ha sottolineato come “Amores Perros” continui a “parlare al presente”, rimanendo un’opera di straordinaria potenza visiva ed emotiva. Questo film ha aperto la strada a una nuova generazione di cineasti messicani, affrontando temi come violenza, amore e disuguaglianze sociali.

La scelta di Iñárritu di utilizzare proiettori analogici per la sua installazione rappresenta un omaggio alle tecniche cinematografiche tradizionali, creando un’atmosfera nostalgica e invitando il pubblico a riflettere sull’evoluzione del linguaggio cinematografico. Con “Sueño Perro”, Iñárritu celebra non solo il suo passato, ma incoraggia anche le nuove generazioni a esplorare le storie dimenticate e a riflettere sulle esperienze universali che uniscono l’umanità.