A Aurillac, in Francia, uno sciame d’api ha assalito i passanti: 24 feriti, tre gravi. Le api erano ospitate da anni su un hotel. Il sindaco ipotizza un attacco di vespe come causa.
Domenica 6 luglio 2025, intorno a metà mattinata, la tranquilla cittadina di Aurillac, nella Francia centro-meridionale, è stata colpita da un evento tanto insolito quanto violento: uno sciame di api ha assalito decine di passanti nel centro città, provocando almeno 24 feriti. Alcuni tra questi sono stati soccorsi in condizioni serie; una persona è andata in arresto cardiaco durante il trasporto in ambulanza. Le api erano da anni ospitate su un hotel del centro, dove si trovava un alveare installato sulla terrazza panoramica. L’attacco, secondo le prime ipotesi, sarebbe stato provocato da un’interferenza esterna, forse un’aggressione da parte di vespe.
L’attacco improvviso nel cuore della città e le prime ipotesi
L’episodio è durato circa mezz’ora e ha costretto le autorità locali a bloccare le vie centrali di Aurillac. I Vigili del Fuoco, arrivati sul posto con unità mediche, hanno soccorso i feriti e cercato di gestire la situazione in sicurezza. La Polizia municipale ha isolato l’area in attesa che le api si disperdessero.
Secondo la ricostruzione, le api erano presenti da oltre dieci anni nella terrazza di un albergo. Nessuno, fino a quel momento, aveva segnalato comportamenti anomali. Dopo l’incidente, le arnie sono state rimosse e trasferite fuori città da un apicoltore incaricato. Il sindaco di Aurillac, Pierre Matonnier, ha spiegato ai microfoni di BFM TV che la probabile causa dell’attacco potrebbe essere riconducibile all’aggressione da parte di vespe, che avrebbero innescato una reazione difensiva violenta da parte delle api.
In seguito all’episodio, tre persone hanno richiesto cure ospedaliere per punture multiple e reazioni allergiche. Una delle vittime, colpita gravemente, ha avuto un arresto cardiocircolatorio nell’ambulanza dei pompieri, ma sarebbe stata stabilizzata in tempo grazie all’intervento rapido dei soccorritori.
Come reagiscono le api e cosa fare in caso di attacco
Le api non sono naturalmente aggressive e in genere evitano il contatto con l’uomo. Attaccano solo se percepiscono minacce dirette alla loro colonia. Quando pungono, perdono il pungiglione e parte dell’addome, morendo poco dopo. Per questo la puntura è un gesto estremo, un ultimo tentativo di difesa.
A differenza delle vespe, le api rilasciano un feromone d’allarme nel momento in cui pungono. Questo segnale attira le compagne, generando una reazione collettiva che può diventare molto pericolosa per chi si trova nelle vicinanze. È quanto accaduto a Aurillac, dove lo sciame ha reagito all’unisono, pungendo più persone nel giro di pochi minuti.
In situazioni simili, la cosa migliore da fare è fuggire rapidamente. Correre via riduce il rischio di ulteriori punture. È sconsigliato agitare le braccia o tentare di colpire gli insetti, perché può aumentare l’aggressività. Anche immergersi in acqua è un errore comune: le api possono attendere il riemergere della vittima. Il riparo più sicuro è un luogo chiuso: una casa, un’auto, qualsiasi struttura dove sia possibile sigillarsi immediatamente.
Il pericolo maggiore arriva non da una singola puntura, ma da decine o centinaia di punture in rapida successione. Anche le persone non allergiche possono sviluppare reazioni sistemiche gravi se il numero di punture è elevato.
Il caso di Aurillac ha riaperto il dibattito in Francia sull’installazione di alveari urbani, spesso promossi come progetti ecologici. In molti ora chiedono più controlli e regolamenti più stringenti, soprattutto nei centri storici o nelle zone molto frequentate.