Addio ai documenti per i voli tra Italia e Ue: la nuova era di Schengen

Giada Liguori

Luglio 11, 2025

A partire da ora, i passeggeri che viaggiano da e verso i Paesi dell’area Schengen non dovranno più presentare il documento di identità al momento dell’imbarco. Questa novità, annunciata dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e approvata dal Ministero dell’Interno, riguarda un numero elevato di viaggiatori, stimato intorno ai 51 milioni di italiani che ogni anno si spostano all’interno di questa area di libera circolazione.

La decisione ha l’obiettivo di semplificare e velocizzare le operazioni di imbarco, con una previsione di riduzione dei tempi di attesa fino al 50%. In precedenza, ai passeggeri era richiesto di presentare sia la carta d’imbarco che un documento d’identità al gate. Con l’implementazione di questa nuova misura, sarà sufficiente mostrare solo la carta d’imbarco, rendendo il processo più snello. Tuttavia, il presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma, ha chiarito che è comunque necessario portare con sé il documento di identità, poiché potrebbe essere richiesto per verifiche casuali.

Reazioni alla nuova misura

Questa novità ha suscitato reazioni contrastanti tra i consumatori e le associazioni di categoria. Ivan Viglietti, segretario generale della Uil Trasporti, ha accolto positivamente l’iniziativa, sottolineando come essa possa favorire una maggiore competitività tra il trasporto aereo e quello ferroviario, dove le procedure di accesso sono generalmente più semplici. Tuttavia, ha avvertito che tali misure devono essere accompagnate da interventi supplementari per garantire la sicurezza, come l’implementazione del riconoscimento facciale e una migliore formazione del personale di sicurezza.

D’altro canto, le preoccupazioni sulla sicurezza sono emerse in modo evidente. Il Codacons ha espresso sorpresa e preoccupazione per la decisione dell’ENAC, richiedendo chiarimenti sul processo decisionale e sull’impatto di questa modifica. L’associazione ha sollevato interrogativi legittimi riguardo ai rischi associati alla possibilità di imbarco senza un documento d’identità, evidenziando scenari potenzialmente problematici, come l’utilizzo di carte d’imbarco di terzi o la possibilità di salire a bordo camuffati.

Sicurezza e coordinamento europeo

Anche Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, ha manifestato preoccupazione per la nuova procedura, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza dei passeggeri in un contesto internazionale caratterizzato da crescenti tensioni geopolitiche e preoccupazioni legate al terrorismo. Melluso ha richiesto un incontro urgente con il presidente dell’ENAC per ottenere chiarimenti sulle motivazioni alla base di questa decisione e sulle misure previste per tutelare i diritti dei consumatori.

Nonostante le misure siano già in fase di applicazione in diversi Paesi europei, come la Germania, l’Irlanda e Cipro, non fanno parte dell’area Schengen e, quindi, non sono incluse in questa nuova prassi. Questo porta a riflessioni sulla coerenza delle politiche di sicurezza all’interno dell’Unione Europea e sulla necessità di coordinamento tra i vari stati membri per garantire standard di sicurezza omogenei.

Un equilibrio necessario

La decisione di snellire le procedure di imbarco non deve essere vista solo come una semplificazione burocratica, ma deve essere integrata in un contesto più ampio di gestione della sicurezza aerea. Le autorità dovranno trovare un equilibrio tra l’esigenza di rendere il viaggio più fluido per i passeggeri e la necessità di mantenere alti standard di sicurezza.

È importante osservare come la maggiore facilità di accesso al trasporto aereo possa incentivare un incremento del numero di viaggiatori, ma è altrettanto fondamentale che questa crescita non avvenga a discapito della sicurezza. Le misure di sicurezza esistenti, come i controlli ai metal detector e le ispezioni bagagli, continueranno a rimanere in vigore, ma è necessario che le autorità si preparino ad affrontare le sfide che potrebbero derivare dall’implementazione di procedure più flessibili.

In conclusione, la decisione di abolire l’obbligo di presentazione del documento di identità per i voli all’interno dell’area Schengen rappresenta un cambiamento significativo nella gestione dei trasporti aerei in Italia e in Europa. Mentre alcuni la vedono come un passo avanti verso una maggiore efficienza e comodità per i viaggiatori, altri esprimono legittime preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla protezione dei diritti dei consumatori. Sarà fondamentale monitorare l’implementazione di questa misura e le sue conseguenze nei prossimi mesi.