In un contesto lavorativo in continua evoluzione, la questione delle retribuzioni e della trasparenza è diventata un tema cruciale per il benessere dei lavoratori e la competitività delle aziende. Un recente report di Coverflex, intitolato “Report sulla retribuzione 2024”, ha messo in luce alcune preoccupazioni significative: il 60% dei lavoratori ha dichiarato di percepire una scarsa chiarezza nei criteri per promozioni e aumenti salariali, mentre il 74% si sente insoddisfatto del proprio pacchetto retributivo, ritenendolo inadeguato rispetto ad altre aziende del settore. Questi dati non sorprendono in un mercato del lavoro sempre più fluido e intergenerazionale, dove la trasparenza non è più considerata un “nice to have”, ma un principio imprescindibile.
l’importanza della trasparenza retributiva
Andrea Guffanti, general manager di Coverflex Italia, ha sottolineato l’importanza di rendere espliciti i criteri retributivi, affermando che la direttiva europea 2023/970, che dovrà essere recepita dai Paesi membri entro giugno 2026, rappresenta un passo fondamentale in questa direzione. Questa normativa introduce l’obbligo di chiarire i criteri retributivi e i parametri salariali, stabilendo come obiettivo quello di ridurre il divario retributivo di genere a meno del 5%. Tuttavia, Guffanti mette in guardia: senza un cambiamento culturale più profondo, questo potrebbe restare solo un atto formale.
la situazione in italia
I numeri italiani parlano chiaro: secondo un sondaggio condotto da Indeed, solo il 19,3% degli annunci di lavoro pubblicati online include una fascia retributiva, in contrapposizione al 50,7% in Francia e al 69,7% nel Regno Unito. Anche all’interno delle aziende, la strada verso la trasparenza è lunga; meno della metà delle imprese adotta politiche chiare, e solo il 40% è favorevole a discussioni aperte riguardo ai salari. Guffanti ritiene che la trasparenza debba essere un valore fondante nel ripensare il sistema retributivo attuale, non solo una risposta alle normative.
un nuovo approccio alla retribuzione
Il manager spiega che, per Coverflex, il concetto di retribuzione deve essere ampliato per includere un “pacchetto retributivo” che combina stipendio, stock option, benefit, flessibilità e benessere individuale. “Sempre più persone, specialmente tra le nuove generazioni, chiedono coerenza, chiarezza e partecipazione nei processi retributivi”, afferma Guffanti. Non si tratta solo di sapere quanto si guadagna, ma di comprendere come e perché quella cifra è stata stabilita, quali diritti e opportunità sono associati a un determinato ruolo e quali strumenti possono rendere la vita lavorativa sostenibile e soddisfacente.
In questo contesto, la trasparenza diventa un impegno collettivo che coinvolge l’intera comunità del lavoro: aziende, manager, istituzioni e collaboratori. Guffanti suggerisce che chi fa impresa deve attivamente promuovere un approccio che favorisca il dialogo interno, la chiarezza dei criteri e la condivisione degli obiettivi. “Questi elementi devono diventare fattori di fiducia e non di conflitto”, afferma, sottolineando come la fiducia sia fondamentale per una cultura aziendale sana.
Inoltre, Guffanti evidenzia che non basta conformarsi a una direttiva europea; è necessario abbracciare un nuovo modo di intendere il lavoro, basato su responsabilità condivisa, inclusione e trasparenza totale. “Retribuire non dovrebbe significare semplicemente pagare una persona, ma prendersene cura”, afferma, richiamando l’attenzione sull’importanza di un approccio olistico alla gestione delle risorse umane.
Questa visione è particolarmente rilevante in un periodo storico in cui le aspettative dei lavoratori stanno cambiando rapidamente. Le nuove generazioni, che entrano nel mercato del lavoro con valori e aspettative diverse, richiedono un ambiente lavorativo che non solo soddisfi le loro esigenze economiche, ma anche quelle etiche e sociali. La trasparenza nella retribuzione e nelle opportunità di crescita professionale diventa quindi un fattore chiave per attrarre e trattenere i talenti.
In sintesi, la questione delle retribuzioni e della trasparenza è un tema caldo che richiede attenzione immediata. Le aziende che sapranno adattarsi a queste nuove esigenze e integrare pratiche più trasparenti e inclusive nei loro modelli di business non solo miglioreranno il benessere dei loro dipendenti, ma anche la loro competitività sul mercato. La sfida è grande, ma le opportunità che si presentano sono altrettanto significative, aprendo la strada a un futuro lavorativo più equo e sostenibile per tutti.