Federlegnoarredo: export del primo trimestre si mantiene solido a 4,7 miliardi di euro

Matteo Rigamonti

Luglio 11, 2025

Il primo trimestre del 2025 si chiude per il settore legno-arredo con risultati stabili, registrando un valore di export pari a 4,7 miliardi di euro, con una variazione complessiva del -0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato, evidenziato da Federlegnoarredo, rappresenta una certa resilienza in un contesto economico globale complesso e in continua evoluzione.

Andamento del macrosistema arredamento

Il macrosistema arredamento ha visto un calo dell’export del -1,1%, con un valore di 3,4 miliardi di euro. Tra i segmenti più colpiti, spiccano:

  1. Cucine: -8,3%
  2. Settore ufficio: -9,8%

Questi risultati suggeriscono una diminuzione della domanda in settori chiave, probabilmente influenzata da fattori economici e sociali, come il cambiamento delle abitudini di lavoro post-pandemia e le incertezze economiche globali.

Crescita nel macrosistema legno

Al contrario, il macrosistema legno ha mostrato un andamento positivo, con un incremento del +1,6% per un valore di 1,25 miliardi di euro. Questo è stato principalmente trainato dal buon andamento dei prodotti e delle finiture d’arredo per l’edilizia, che hanno registrato un aumento notevole del +9,7%. La crescita in quest’area evidenzia una domanda sostenuta per materiali di alta qualità, riflettendo l’interesse verso progetti di ristrutturazione e costruzione.

Un elemento interessante è la differenziazione tra i mercati. L’area Ue27 rimane il principale mercato di riferimento per l’export italiano, assorbendo 2,5 miliardi di euro delle esportazioni, sebbene con una leggera flessione del -0,2%. D’altra parte, i mercati extra Ue27 hanno mostrato segni di crescita, con un aumento dell’1,7% e un valore totale di 690 milioni di euro. In particolare, gli Stati Uniti si sono distinti, registrando un +3% nel trimestre di riferimento.

Preoccupazioni e opportunità

Tuttavia, non mancano le preoccupazioni. L’importazione di prodotti cinesi in Italia ha visto un incremento significativo, toccando un +25% nel confronto di marzo 2025 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Anche se i dati Istat di aprile 2025 riportano una flessione delle importazioni del 3,5% nel settore del mobile, il trend crescente delle importazioni cinesi rappresenta un campanello d’allarme per le aziende italiane.

Claudio Feltrin, presidente di Federlegnoarredo, ha commentato la situazione attuale, evidenziando le difficoltà che le aziende italiane devono affrontare in un contesto caratterizzato da incertezze. “La situazione è complessa e le dichiarazioni del presidente americano continuano a influenzare il mercato. Mentre ci troviamo a gestire questi cambiamenti, i dati mostrano che i principali Paesi importatori, come Francia e Germania, stanno affrontando cali significativi nelle loro importazioni di mobili italiani”, ha dichiarato Feltrin.

In controtendenza, gli Emirati Arabi Uniti si sono affermati come un mercato in forte crescita, con un aumento del +11,1%, portando il valore totale esportato a 108 milioni di euro. Questa espansione rappresenta un’opportunità significativa per le aziende italiane, che possono trovare nel mercato arabo un terreno fertile per espandere la propria presenza.

Analizzando i dati di gennaio-marzo 2025, emergono anche altri Paesi che hanno registrato una crescita notevole. Oltre a Spagna, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti, il Marocco ha visto un incremento straordinario del +55,6%, mentre il Portogallo ha mantenuto una buona performance con un +25%.

Infine, le aziende italiane devono prestare attenzione al clima di fiducia espresso nel settore. Il saldo dei giudizi sugli ordini, che rappresenta la differenza tra le aziende che segnalano ordini alti e quelle che segnalano ordini bassi, si attesta al -24,1%, indicando un peggioramento rispetto al -20,2% di aprile. Nonostante ciò, il 61,7% delle imprese dichiara che gli ordini sono “normali”, in linea con le aspettative, e la produzione industriale del mobile ha registrato un incremento del +5,4% nel periodo gennaio-aprile 2025. Questi dati suggeriscono che, sebbene ci siano sfide da affrontare, il settore mostra anche segnali di resilienza e capacità di adattamento in un mercato in costante evoluzione.