Il pil britannico sorprende in negativo: -0,1% a maggio

Matteo Rigamonti

Luglio 11, 2025

Il recente calo del PIL britannico dello 0,1% a maggio ha suscitato preoccupazioni tra analisti e investitori. Questo risultato, che sorprende rispetto alle aspettative di una crescita dello 0,1%, segna un ulteriore passo indietro dopo il decremento dello 0,3% registrato ad aprile. Nonostante una crescita del 0,5% nei tre mesi precedenti, il dato di maggio evidenzia una fragilità nell’attuale ripresa economica del Regno Unito.

Le cause del calo del PIL

Il settore manifatturiero ha subito una contrazione significativa, con un calo dello 0,9%. Le difficoltà affrontate da questo settore cruciale sono molteplici:

  1. Aumento dei costi delle materie prime
  2. Interruzioni nelle catene di approvvigionamento
  3. Diminuzione della competitività delle aziende

Anche il settore delle costruzioni ha contribuito negativamente, segnando un decremento dello 0,6%. Le difficoltà nel mercato immobiliare, amplificate dall’aumento dei tassi d’interesse e dalle incertezze economiche, hanno impattato negativamente sulla costruzione di nuovi edifici e sull’attività di ristrutturazione. Le costruzioni sono un indicatore chiave della salute economica a lungo termine, influenzando anche l’occupazione e la domanda interna.

La resilienza del settore dei servizi

D’altro canto, il settore dei servizi ha registrato una lieve crescita dello 0,1%. Sebbene questa performance positiva non sia sufficiente a compensare le perdite dei settori manifatturiero e delle costruzioni, il settore dei servizi, che rappresenta circa l’80% dell’economia britannica, rimane un elemento cruciale per la ripresa economica complessiva. Le sue aree principali includono:

  • Commercio
  • Turismo
  • Servizi finanziari

Le sfide economiche future

Il contesto economico del Regno Unito è complesso e caratterizzato da sfide come l’inflazione elevata, spinta dall’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime. La Banca d’Inghilterra ha risposto con un incremento dei tassi d’interesse, ma questo ha avuto l’effetto collaterale di rallentare ulteriormente la crescita economica.

Il governo sta cercando di stimolare l’economia, ma l’incertezza legata a fattori globali e interni, come le tensioni geopolitiche e le relazioni commerciali, continua a pesare. Le preoccupazioni per la sostenibilità delle finanze pubbliche rimangono elevate, e la gestione del debito pubblico sarà cruciale per garantire la stabilità economica a lungo termine.

In sintesi, il calo dello 0,1% del PIL britannico a maggio rappresenta un segnale di allerta per l’economia del Regno Unito. Mentre il settore dei servizi mostra segni di resilienza, il rallentamento della manifattura e delle costruzioni solleva interrogativi sulle prospettive di crescita a breve e lungo termine. La risposta del governo e della Banca d’Inghilterra alle sfide attuali sarà fondamentale per determinare il futuro economico del paese.