Scoperto a Prato uno studio medico abusivo: farmaci e attrezzature per la chirurgia plastica in mano a una donna cinese

Matteo Rigamonti

Luglio 11, 2025

In un’operazione che ha catturato l’attenzione dei media e suscitato preoccupazione tra i cittadini, la Procura della Repubblica di Prato ha scoperto un presunto ambulatorio medico abusivo in via Lodovico Ariosto, nei pressi dell’ippodromo locale. Coordinata dal procuratore Luca Tescaroli, l’operazione ha portato al sequestro di un vasto quantitativo di farmaci, siringhe e macchinari per la chirurgia plastica, gestiti da una donna di origini cinesi, presente irregolarmente in Italia.

La scoperta dell’ambulatorio abusivo

Durante un controllo delle autorità sanitarie e delle forze dell’ordine, è emersa una situazione allarmante. Gli investigatori hanno trovato un ambiente di lavoro con gravi carenze igieniche e sanitarie. Il locale, che sembrava un comune studio medico, era attrezzato con:

  1. Lettino
  2. Lampade da visita
  3. Flebo e siringhe sterili
  4. Macchinari specialistici, come il Cellimplanter

Questi strumenti, insieme a garze e a un gran numero di farmaci, hanno sollevato interrogativi sulla legalità dell’attività svolta.

La gestione dell’ambulatorio

La donna, di 36 anni, è risultata priva di qualsiasi titolo o abilitazione medica, aggravando ulteriormente la situazione. Le indagini hanno rivelato che era presente in Italia senza regolarizzazione da almeno tre anni. Non si tratta di un caso isolato; le autorità hanno evidenziato la presenza di altre situazioni simili a Prato, dove cittadini cinesi sembrano esercitare abusivamente la professione medica. La mancanza di supervisione e controlli rigorosi ha creato un contesto favorevole per attività di questo tipo.

I farmaci sequestrati

Nel corso del sequestro, sono stati rinvenuti oltre 4000 farmaci, di cui 997 provenienti dalla Cina. La provenienza incerta di questi farmaci ha spinto le autorità a indagare su come siano stati importati in Italia. La somministrazione di medicinali non autorizzati rappresenta un grave rischio per la salute pubblica, dato che non è garantita la loro qualità e sicurezza. Questo è particolarmente preoccupante, considerando che molti dei pazienti che si sono rivolti a questo ambulatorio abusivo erano cittadini stranieri attratti da prezzi contenuti per prestazioni mediche potenzialmente pericolose.

Le implicazioni legali

Le indagini della Procura si stanno concentrando su diverse ipotesi di reato. Oltre all’esercizio abusivo della professione medica, si stanno esaminando reati legati alla somministrazione di medicinali pericolosi e alla violazione delle normative riguardanti l’importazione e la commercializzazione dei farmaci. Questa situazione solleva interrogativi importanti sulla sicurezza sanitaria e sulla protezione dei cittadini, che potrebbero trovarsi a rischio a causa di pratiche mediche non regolamentate.

La scoperta di questo ambulatorio abusivo si inserisce in un contesto più ampio di problematiche legate alla sanità a Prato, dove si è registrato un incremento di attività illegali nel settore medico negli ultimi anni. Le autorità locali e sanitarie stanno intensificando i controlli per prevenire il ripetersi di situazioni simili, promuovendo campagne di sensibilizzazione e informazione per garantire che le normative in materia di sanità siano rispettate.

I cittadini di Prato si sono dimostrati preoccupati per la situazione, evidenziando la necessità di una vigilanza più attenta e di interventi più incisivi per contrastare l’esercizio abusivo della professione medica. In questo scenario complesso, è fondamentale che le autorità competenti agiscano tempestivamente per garantire la salute e la sicurezza della popolazione, facendo luce su pratiche illegali che potrebbero compromettere la qualità dell’assistenza medica.