Timori per i dazi affondano Stellantis e Moncler a Milano

Matteo Rigamonti

Luglio 11, 2025

La Borsa di Milano ha aperto la giornata con il segno meno, riflettendo un clima di crescente preoccupazione tra gli investitori. Dopo le prime contrattazioni, il principale indice di riferimento, il Ftse Mib, ha registrato un calo dello 0,6%, influenzato dalle vendite sui titoli maggiormente esposti all’export. In particolare, i titoli di Stellantis e Moncler hanno subito ribassi significativi, rispettivamente del 3% e del 2,8%. Ma quali sono le ragioni di questo nervosismo sui mercati?

fattori di preoccupazione

Il principale fattore di preoccupazione è rappresentato dalle recenti dichiarazioni dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo ai dazi. In un contesto di relazioni commerciali già tese, l’implementazione di nuove tariffe potrebbe avere un impatto significativo sull’industria europea, e in particolare su quelle aziende che dipendono fortemente dalle esportazioni. Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA, è particolarmente vulnerabile, data la sua esposizione al mercato americano. Le sue azioni hanno subito un forte ribasso, evidenziando le paure degli investitori riguardo a un possibile aumento dei costi di produzione e a una contrazione della domanda.

Anche il settore del lusso, rappresentato da Moncler, ha sentito il peso di queste preoccupazioni. Con una quota significativa delle sue vendite derivanti dagli Stati Uniti, l’azienda potrebbe affrontare un rallentamento delle vendite se i costi aumentassero a causa di nuovi dazi. La situazione è complicata ulteriormente dalle incertezze economiche globali e dalla possibilità di una recessione, che potrebbero ridurre la spesa dei consumatori.

ribassi nel mercato

Non solo Stellantis e Moncler, ma anche altri titoli chiave hanno registrato ribassi significativi:

  1. Campari: -2%
  2. Amplifon: -1,9%
  3. STMicroelectronics: -1,6%

Campari, noto produttore di bevande alcoliche, ha visto le sue azioni diminuire di valore, in parte a causa della sua esposizione ai mercati esteri e della possibilità di un aumento dei costi di importazione. Amplifon, specializzata in dispositivi acustici, ha registrato un calo in un contesto di spesa al consumo incerta, mentre STMicroelectronics ha risentito delle tensioni geopolitiche che influenzano la domanda di semiconduttori a livello globale.

situazione del settore bancario

Il settore bancario non è rimasto immune da questo clima di incertezza. Banco Bpm ha visto le sue azioni scendere dell’1,4%, con gli investitori in attesa della decisione del Tar sul ricorso contro il golden power di Unicredit, che ha perso l’1%. La questione del golden power, un insieme di strumenti di protezione degli asset strategici nazionali, è diventata cruciale, specialmente in un momento in cui l’Unione Europea sta monitorando attentamente le operazioni di acquisizione nel settore bancario.

Unicredit ha recentemente ricevuto un invito da Berlino a desistere dalla sua scalata a Commerzbank, un’operazione che potrebbe avere implicazioni significative per il mercato bancario europeo. La decisione del Tar sarà fondamentale per determinare le prossime mosse delle principali banche italiane e potrebbe influenzare la fiducia degli investitori nel settore.

In sintesi, la Borsa di Milano affronta una giornata di tensioni e vendite, influenzate dalle dichiarazioni di Trump sui dazi e dalle incertezze economiche globali. Gli investitori sono in attesa di ulteriori sviluppi, sia sul fronte politico che economico, mentre i settori più colpiti cercano di navigare in queste acque tumultuose.