Treni fermi a ottobre: l’autorità lancia un allerta importante

Matteo Rigamonti

Luglio 11, 2025

L’interruzione della circolazione ferroviaria avvenuta il 2 ottobre 2024 ha acceso i riflettori sull’operato di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha avviato un procedimento sanzionatorio, evidenziando le gravi carenze nella gestione della crisi. Questo evento ha avuto conseguenze significative per il traffico ferroviario italiano, con un ritardo medio di 59 minuti per oltre 1.165 treni coinvolti e quasi 70.000 minuti di ritardo complessivi.

la dinamica dell’incidente

L’incidente è stato causato da un danneggiamento della linea elettrica che alimentava la stazione di Roma Termini. Ecco i principali eventi che hanno portato alla paralisi:

  1. 1:30 – Danneggiamento della linea elettrica.
  2. Batterie UPS – L’alimentazione è stata temporaneamente garantita da batterie di backup.
  3. 6:20 – Esaurimento delle batterie, portando alla disalimentazione degli impianti di gestione della circolazione.
  4. 9:15 – Conclusione delle operazioni di ripristino, ma gli effetti residui hanno impattato il servizio fino al tardo pomeriggio.

Le conseguenze di questo guasto hanno portato a 680 treni soppressi, di cui 476 con soppressioni totali e 204 parziali, e a 31 treni deviati.

la posizione di rfi e dell’autorità

RFI ha dichiarato di aver attivato tutte le misure necessarie per ripristinare la circolazione, sottolineando la priorità della sicurezza dei passeggeri. Tuttavia, l’Autorità ha messo in evidenza che la società non ha adottato misure adeguate per garantire l’esercizio e la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria. Questo giudizio si basa su una serie di valutazioni che evidenziano la gravità dell’impatto che l’emergenza ha avuto sulla circolazione.

le ripercussioni sul sistema ferroviario

L’incidente del 2 ottobre non è un caso isolato. Negli ultimi anni, il settore ferroviario italiano ha affrontato diverse sfide, tra cui guasti tecnici e ritardi che hanno sollevato preoccupazioni tra i pendolari. Il governo italiano ha riconosciuto la necessità di investire nel settore ferroviario per migliorare la qualità del servizio e la sicurezza.

La questione della responsabilità in caso di guasti e interruzioni coinvolge non solo RFI, ma anche le autorità di regolamentazione e il governo. La trasparenza nelle operazioni e la comunicazione tempestiva con i passeggeri sono fattori cruciali per mantenere la fiducia degli utenti nel sistema ferroviario.

Il caso del 2 ottobre 2024 potrebbe avere ripercussioni significative per RFI e l’intero sistema ferroviario italiano. Se l’Autorità di Regolazione dei Trasporti dovesse confermare le sue accuse, potrebbero esserci ripercussioni finanziarie e reputazionali per RFI. La vicenda solleva interrogativi su come le aziende ferroviarie possano migliorare i loro protocolli di sicurezza e gestione delle emergenze, specialmente in un momento in cui la domanda di trasporti pubblici è in crescita.