Negli ultimi giorni, Roma ha vissuto un preoccupante incremento di episodi che coinvolgono individui in condizioni psicofisiche critiche, spesso definiti “zombie” a causa del loro comportamento alterato. La scena più allarmante si è registrata sul Grande Raccordo Anulare (GRA), dove un uomo di circa 40 anni è stato visto vagare scalzo e in evidente stato confusionale. Gli agenti della Polizia locale, intervenuti, si sono trovati di fronte a una realtà agghiacciante: non era l’unico. Altri cinque individui sono stati intercettati, tutti in condizioni simili, barcollando e manifestando comportamenti pericolosi.
Uno di questi individui ha rivelato dettagli inquietanti sulla sua condizione. “Mi sono imbottito di cobret, d’eroina e poi l’alcol…”, ha dichiarato, esprimendo chiaramente la sua disperazione e confusione. Ma cos’è esattamente il cobret? Si tratta di un oppiaceo derivato dagli scarti della produzione di eroina, un prodotto tossico e pericoloso che non viene iniettato, ma inalato. Il processo di assunzione prevede la fusione della polvere su un cucchiaio, da cui si sprigionano fumi tossici.
La testimonianza inquietante
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, uno degli agenti di polizia ha incontrato un giovane sulla rampa del Raccordo Anulare, nella zona di via Casilina. Il ragazzo, convinto di essere sulla strada per Fiuggi, cercava disperatamente una comunità alloggio dalla quale era fuggito. “Non mi può aiutare nessuno, solo don Matteo, devo andare da lui”, ripeteva in un vortice di confusione. Questo è stato solo uno dei tanti casi che hanno allertato le autorità, con altri quattro individui trovati nei giorni precedenti, tutti in crisi e con comportamenti che mettevano a rischio la loro sicurezza e quella degli altri.
I rischi del cobret
Le indagini delle forze dell’ordine hanno sollevato interrogativi riguardo alla possibile esistenza di accampamenti o luoghi di spaccio nelle vicinanze degli svincoli del GRA. Secondo la professoressa Sabina Strano Rossi, esperta di Tossicologia Forense e Medicina Legale all’Università Cattolica, il cobret rappresenta una forma di eroina proveniente da scarti della produzione, contenendo residui tossici. Queste sostanze sono vendute a prezzi molto bassi, rendendole accessibili a una vasta popolazione di consumatori.
I rischi associati all’uso del cobret sono allarmanti. Gli effetti psicofisici comprendono:
- Alterazioni comportamentali significative
- Dipendenza simile a quella dell’eroina
- Gravi conseguenze neurobiologiche
La professoressa Strano Rossi chiarisce che le droghe come il cobret sono altamente tossiche e possono portare a gravi conseguenze. L’uso combinato con alcolici o farmaci sedativi può innescare reazioni pericolose.
Conseguenze a lungo termine
Un ulteriore aspetto da considerare è il danno a lungo termine provocato da queste sostanze. L’uso prolungato di oppiacei come il cobret può portare a:
- Dipendenza fisica
- Depressione respiratoria, che può essere fatale se non trattata
- Infezioni polmonari nel caso di inalazione
Inoltre, la presenza di impurezze nelle droghe derivanti da scarti aumenta ulteriormente il grado di tossicità, rendendo queste sostanze ancora più pericolose rispetto ad altre forme di eroina.
La situazione è complessa e allarmante. L’aumento di individui in stato di alterazione sul Raccordo Anulare di Roma non è solo un problema di ordine pubblico, ma una vera emergenza sociale e sanitaria. Le autorità competenti sono chiamate a intervenire non solo con azioni di repressione del traffico di droga, ma anche con iniziative di supporto per le persone coinvolte, cercando di fornire alternative e percorsi di recupero a chi vive in questa spirale di dipendenza. La lotta contro le droghe e le loro conseguenze devastanti richiede un impegno collettivo e un’attenzione particolare per le fragilità sociali e psicologiche che caratterizzano il nostro tempo.