Bruxelles punta a finanziare il bilancio con un aumento del 20% sulle tasse delle sigarette, incluse quelle elettroniche

Matteo Rigamonti

Luglio 12, 2025

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha affrontato sfide senza precedenti, tra cui la crisi economica causata dalla pandemia di COVID-19 e le misure di recupero economico adottate. Per far fronte a queste difficoltà, Bruxelles ha elaborato il piano Next Generation EU, un ambizioso programma di investimento volto a sostenere la ripresa economica degli Stati membri. Tuttavia, per finanziare questo maxi-piano, la Commissione europea sta cercando nuove fonti di entrata, e una delle più controverse è l’idea di aumentare le tasse sui prodotti del tabacco, inclusi quelli elettronici.

L’idea di tassare il fumo

La proposta di utilizzare le entrate derivanti dalle accise sui prodotti da fumo per alimentare direttamente il bilancio dell’Unione è destinata a far discutere. Non è la prima volta che si parla di tassazione sul tabacco, ma ora la Commissione europea sembra intenzionata a fare passi concreti. La strategia prevede che una parte delle tasse attualmente incassate dai governi nazionali venga dirottata verso Bruxelles. Questo approccio mira a raccogliere circa 15 miliardi di euro, una cifra significativa che potrebbe contribuire a finanziare i progetti del Next Generation EU.

Dettagli sulla proposta

La proposta sarà formalmente presentata il 16 luglio, quando la Commissione europea fornirà dettagli sulle “risorse proprie” del bilancio dell’Unione. Secondo fonti interne, il documento preparatorio contiene oltre 100 pagine di analisi e raccomandazioni, ma è stato redatto in tempi record, con una consultazione interna durata solo 24 ore. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla mancanza di un coinvolgimento adeguato dei commissari e delle parti interessate.

Impatti sui consumatori

Se questa proposta dovesse andare avanti, i consumatori di tabacco si troverebbero a fronteggiare aumenti significativi dei prezzi. Si parla di un incremento del 20% sul prezzo al dettaglio, che si tradurrebbe in oltre un euro in più per pacchetto di sigarette. Le stime prevedono rincari ancora più drammatici per altri prodotti del tabacco:

  1. +139% per le sigarette
  2. +258% per il tabacco trinciato
  3. +1090% per i sigari

I prodotti di nuova generazione, come le sigarette elettroniche e le bustine di nicotina, non saranno risparmiati da questi aumenti. Questo potrebbe influenzare non solo i fumatori, ma anche l’inflazione, con un impatto previsto di oltre mezzo punto percentuale sull’indice dei prezzi al consumo.

Le reazioni

La proposta ha già suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, ci sono coloro che vedono questa iniziativa come un’opportunità per migliorare la salute pubblica, riducendo il numero di fumatori e, di conseguenza, le spese sanitarie associate al consumo di tabacco. Dall’altro lato, ci sono critiche riguardo all’impatto economico sui fumatori e alle preoccupazioni per l’equità fiscale. Molti sostengono che i rincari colpiranno in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione, che potrebbero non essere in grado di sostenere tali aumenti.

In sintesi, l’idea di finanziare il bilancio europeo attraverso le tasse sui prodotti del tabacco rappresenta un passo audace e controverso da parte di Bruxelles. Mentre la Commissione cerca di trovare nuove risorse per sostenere la ripresa economica, i fumatori potrebbero trovarsi a dover affrontare un peso finanziario maggiore, con impatti che si estendono ben oltre il semplice aumento dei prezzi al consumo.