Il 30 giugno 2023, Torino è stata scossa da una violenta esplosione in via Nizza, che ha causato la morte di Jacopo Peretti, un uomo di 33 anni, e ha ferito altre cinque persone. Questo tragico evento ha messo in luce dinamiche personali e legali che hanno dell’incredibile. Gianni Zippo, una guardia giurata di 40 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e crollo. Durante l’interrogatorio di garanzia, tenutosi all’ospedale Cto di Torino dove Zippo è ricoverato per ustioni, ha dichiarato: «Sono stato io, mi vergogno».
La confessione di Gianni Zippo
Secondo il legale di Zippo, Basilio Foti, il 40enne intendeva danneggiare l’appartamento della sua ex fidanzata, che si trovava in vacanza all’Isola d’Elba. La donna, attualmente con un nuovo compagno, risiedeva nell’unità abitativa accanto a quella di Jacopo Peretti. La confessione di Zippo ha suscitato interrogativi sulla gravità dei suoi intenti, poiché l’idea iniziale sembrava essere quella di un atto di vandalismo piuttosto che di un omicidio premeditato. Tuttavia, l’esplosione ha avuto conseguenze devastanti, e la morte di Peretti ha lasciato un vuoto incolmabile per la sua famiglia e gli amici.
Le indagini e le conseguenze
Durante l’interrogatorio, Foti ha sottolineato che Zippo non intendeva provocare l’esplosione, affermando: «Non voleva provocare l’esplosione, è triste». Questo elemento di inesperienza e impulsività potrebbe influenzare il processo, poiché l’accusa di omicidio volontario potrebbe risultare eccessiva. La difesa di Zippo si baserà sull’argomento che l’atto non fosse destinato a infliggere danni letali, ma piuttosto a causare un disguido personale.
Le indagini sono ancora in corso. Zippo ha riferito di aver utilizzato un liquido infiammabile, ma non ha fornito dettagli sull’innesco dell’esplosione. I vigili del fuoco hanno trovato tracce che indicano un uso deliberato di sostanze pericolose, destando preoccupazione tra le autorità. Testimoni oculari hanno descritto di aver visto Zippo fuggire dalla scena dell’esplosione, con il volto sanguinante, sollevando ulteriori domande sulla sua responsabilità nell’accaduto.
Impatto sulla comunità
La tragedia dell’esplosione di via Nizza ha colpito profondamente la comunità locale. Molti residenti hanno espresso la propria paura per la sicurezza degli edifici circostanti e per la possibilità di ulteriori atti di violenza. La questione della sicurezza pubblica è ora al centro delle discussioni, mentre le autorità cercano di garantire che simili eventi non si ripetano in futuro.
Nel frattempo, Zippo ha manifestato la sua volontà di risarcire le vittime, come comunicato dal suo legale. «Si è detto disponibile, per quanto possibile con le sue risorse, a risarcire e ad alleviare il dolore delle vittime», ha affermato Foti. Questa dichiarazione potrebbe essere vista come un tentativo di assumersi la responsabilità delle sue azioni, anche se ciò non riporterà indietro Jacopo Peretti.
Il perito nominato dalla Procura di Torino, ingegnere Marco Sartini, è stato incaricato di indagare ulteriormente sulle cause dell’esplosione e sull’eventuale presenza di elementi aggravanti. Le indagini dovranno chiarire non solo la dinamica dell’evento, ma anche il contesto in cui si sono verificati i fatti, per comprendere appieno le motivazioni di Zippo e le sue intenzioni.
La storia di Gianni Zippo e della tragedia di via Nizza è un monito sui pericoli dell’impulsività e delle emozioni incontrollate. In un momento di rabbia e risentimento, una decisione sbagliata ha portato a conseguenze irreparabili. La comunità attende con ansia gli sviluppi del caso, sperando che la giustizia possa essere fatta e che simili tragedie possano essere evitate in futuro.