Il restauro di Roma: un viaggio affascinante con De Santis a Venezia

Giada Liguori

Luglio 12, 2025

A trent’anni dalla consegna del Leone d’Oro alla Carriera a Giuseppe De Santis, il mondo del cinema si prepara a celebrare un evento di grande importanza: il restauro di “Roma ore 11”. Questo film, considerato uno dei capisaldi del neorealismo italiano, sarà presentato in anteprima mondiale nella sezione Venezia Classici dell’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Il restauro è stato realizzato grazie alla collaborazione tra il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e Titanus S.p.A., due istituzioni che da sempre si impegnano a preservare e valorizzare il patrimonio cinematografico italiano.

Un’opera che racconta la realtà sociale

“Roma ore 11”, uscito nel 1952, si distingue per la sua capacità di raccontare la realtà sociale dell’epoca attraverso la cronaca. La pellicola narra un episodio tragico che coinvolge un gruppo di ragazze accorse a un colloquio di lavoro per una posizione di dattilografa, attirate dalla promessa di un impiego. Le tematiche affrontate nel film includono:

  1. La disperazione e la determinazione delle donne in cerca di lavoro.
  2. La competizione feroce per un’occupazione in un contesto di crisi economica.
  3. Il simbolismo del crollo della scala, che rappresenta la precarietà delle loro vite.

Il regista Giuseppe De Santis, figura emblematica del neorealismo, ha sempre trovato ispirazione nella cronaca e nella vita quotidiana. La sua scelta di un cast principalmente femminile, che include nomi illustri come Maria Grazia Francia, Delia Scala, Massimo Girotti, Raf Vallone e Lucia Bosè, evidenzia l’intento di dare voce a una realtà spesso trascurata.

L’importanza del restauro

Gabriella Buontempo, presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, ha sottolineato come il restauro riporti alla luce un’opera fondamentale del neorealismo. “Il restauro non solo migliora la qualità visiva e sonora dell’opera, ma permette anche di apprezzarne appieno il valore storico e culturale”, ha affermato. Questo messaggio, sebbene risalga a oltre settant’anni fa, risuona ancora oggi, rendendo “Roma ore 11” un film di grande rilevanza.

Guido Lombardo, presidente di Titanus, ha espresso il suo orgoglio per la presentazione del restauro a Venezia, affermando che questo evento “restituisce luce e colore alla memoria collettiva”. La pellicola invita il pubblico odierno a riflettere su questioni che, purtroppo, non hanno perso la loro attualità.

Sfide del processo di restauro

Il processo di restauro ha presentato sfide significative. I negativi originali del film risultano irreperibili, costringendo i restauratori a ricorrere a un controtipo sonoro per la ricostruzione dell’opera. Le scansioni sono state effettuate dal CSC Digital Lab, mentre le lavorazioni di restauro sono state affidate al Laboratorio Video Master Digital S.r.l.. Queste tecniche avanzate hanno garantito la migliore qualità possibile.

Il ripristino di “Roma ore 11” non è solo un atto di recupero materiale, ma rappresenta anche un’importante operazione culturale. Attraverso il restauro, il film recupera la sua integrità artistica, permettendo al pubblico di rivivere le emozioni e le tensioni di un’epoca passata. In un contesto in cui il neorealismo ha avuto un impatto significativo sulla cinematografia mondiale, il ritorno di “Roma ore 11” serve a ricordarci l’importanza di raccontare storie vere e di combattere le ingiustizie sociali.

Il restauro di “Roma ore 11” a Venezia Classici non è solo un tributo a De Santis e alla sua visione, ma un invito a riflettere su come il cinema possa essere un potente strumento di denuncia sociale e cambiamento. Attraverso la proiezione di opere restaurate, il festival di Venezia si conferma come un palcoscenico privilegiato per la valorizzazione della memoria cinematografica, un luogo dove passato e presente si incontrano per dare forma al futuro del cinema.