Moon-Rice: il riso italiano che potrebbe nutrire le basi lunari del futuro

Giada Liguori

Luglio 12, 2025

In un’epoca in cui l’esplorazione spaziale sta vivendo un rinnovato entusiasmo, l’Italia si distingue per il progetto Moon-Rice, un’iniziativa ambiziosa dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che si propone di sviluppare varietà di riso destinate a coltivazioni su Luna e Marte. Questo progetto coinvolge prestigiose università italiane, come l’Università Statale di Milano, La Sapienza di Roma e l’Università Federico II di Napoli, e affronta una delle sfide più ardue dell’esplorazione spaziale: garantire un approvvigionamento alimentare sostenibile per gli astronauti durante lunghe missioni.

I risultati preliminari di Moon-Rice sono stati recentemente presentati alla conferenza annuale della Society for Experimental Biology ad Anversa. I ricercatori hanno condiviso i progressi realizzati nei primi nove mesi di questo programma quadriennale. La sfida principale riguarda le dimensioni delle piante; le colture tradizionali sono spesso troppo grandi e le varietà nane presentano difficoltà nella germinazione dei semi, rendendole meno produttive in contesti spaziali.

Innovazioni nella coltivazione del riso

Marta Del Bianco, biologa vegetale dell’ASI, ha spiegato che i ricercatori dell’Università di Milano stanno isolando varietà di riso mutanti capaci di raggiungere un’altezza di soli 10 centimetri. Questa caratteristica è fondamentale per l’ambiente ristretto delle future basi spaziali. Del Bianco ha affermato: “Sono davvero minuscole e questo è un ottimo punto di partenza”. In aggiunta, La Sapienza ha identificato geni specifici in grado di modificare l’architettura delle piante, massimizzando la loro produzione e l’efficienza di crescita, un aspetto cruciale per garantire che gli astronauti possano accedere a cibo fresco e nutriente.

Incremento del contenuto proteico

Un altro elemento innovativo del progetto è l’intenzione di arricchire il contenuto proteico del riso. Questo è particolarmente significativo, poiché nei contesti spaziali la carne fresca è difficile da ottenere e mantenere. Un incremento delle proteine potrebbe fornire una fonte alternativa di nutrienti essenziali per gli astronauti, contribuendo al loro benessere fisico e mentale.

Simulazione di condizioni spaziali

Per simulare le condizioni di microgravità, gli scienziati dell’Università Federico II di Napoli hanno sviluppato metodi innovativi. “Simuliamo la microgravità sulla Terra ruotando continuamente la pianta, in modo che venga tirata uniformemente in tutte le direzioni dalla gravità”, ha spiegato Del Bianco. Questa tecnica prepara le piante alle sfide ambientali che incontreranno nello spazio, poiché condurre esperimenti in condizioni di microgravità reale è complesso e costoso.

La possibilità di coltivare piante nello spazio non è solo una questione di nutrizione, ma anche di benessere psicologico per gli astronauti. Occuparsi di piante potrebbe fornire un’importante valvola di sfogo in un ambiente stressante come quello delle missioni spaziali. La presenza di cibo fresco arricchirebbe notevolmente la dieta degli astronauti, migliorando la loro qualità della vita durante le missioni.

Impatti sulla Terra e sull’agricoltura

L’impatto di Moon-Rice non si limita all’ambiente spaziale. Le varietà di riso sviluppate per le missioni extraterrestri potrebbero avere applicazioni significative anche sulla Terra. Del Bianco ha sottolineato che “se si riuscisse a sviluppare una coltura robusta per lo spazio, potrebbe essere utilizzata in Artico e Antartico, o nei deserti, o in luoghi con poco spazio al chiuso disponibile”. Questo approccio rappresenterebbe un passo avanti per l’esplorazione spaziale e potrebbe fornire soluzioni innovative per l’agricoltura in condizioni estreme sulla Terra.

L’idea di coltivare piante sul suolo lunare o marziano non è solo una questione di sfide tecniche, ma coinvolge anche considerazioni etiche e sostenibili. Con l’aumento della popolazione mondiale e la crescente pressione sulle risorse terrestri, sviluppare tecnologie per la coltivazione in ambienti estremi potrebbe rispondere a problemi globali come la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale.

In questo contesto, Moon-Rice si presenta come un progetto pionieristico che unisce scienza e innovazione, ponendo l’Italia all’avanguardia nell’esplorazione spaziale. La combinazione di ricerca scientifica e applicazioni pratiche offre una visione promettente per il futuro, sia in termini di esplorazione dello spazio sia per le sfide agricole che affrontiamo sulla Terra. Con il continuo progresso della tecnologia e della scienza, Moon-Rice potrebbe rappresentare un passo significativo verso la realizzazione di colonie sostenibili su altri pianeti, rendendo il sogno di un’umanità interplanetaria sempre più vicino alla realtà.