“Night Call” è il sorprendente esordio del regista belga Michiel Blanchart, un thriller che si sviluppa in una sola notte in una Bruxelles oscura e inquietante. Vincitore del Gran Premio della Giuria alla Festa del Cinema di Roma 2024, il film è attualmente in programmazione nelle sale grazie alla distribuzione di Unicorn. Con una narrazione avvincente e una tensione palpabile, “Night Call” ci porta a esplorare temi complessi attraverso le avventure di un protagonista inaspettato.
Un protagonista inaspettato
Il film segue le vicende di Mady, interpretato da Jonathan Feltre, un fabbro mingherlino che, inizialmente, sembra non avere molto da offrire. Tuttavia, la sua vita cambia drasticamente quando Claire (Natacha Krief), una ladra astuta, lo coinvolge in un furto che lo porterà a entrare in un appartamento non suo. Quello che Mady non sa è che questo gesto innocente lo trascinerà in un vortice di violenza e criminalità, facendolo diventare un bersaglio per una banda spietata.
Il boss e la tensione crescente
Il boss della banda, Yannick, interpretato da Romain Duris, si rivela essere un antagonista inquietante. La sua peculiarità? Un metodo brutale di eliminazione dei nemici, che consiste nell’avvolgerli in nastro isolante extralarge, privandoli della vista e della possibilità di respirare. Questo elemento di mummificazione da vivi aggiunge un ulteriore strato di angoscia al film, rendendo la tensione palpabile e il pubblico sul bordo della sedia.
Bruxelles come personaggio
In questa narrazione, Bruxelles non è solo un palcoscenico ma diventa un personaggio a sé stante, una città che riflette le inquietudini del nostro tempo. La storia si snoda tra le strade di una metropoli in fermento, sullo sfondo di manifestazioni e proteste a favore del movimento Black Lives Matter. Queste scene non solo arricchiscono il contesto sociale del film, ma offrono anche un riflesso delle tensioni contemporanee che caratterizzano le società moderne.
Blanchart, parlando del suo film, ha dichiarato a Cineuropa che l’idea di base era semplice: un personaggio, una città, una notte. Tuttavia, man mano che la scrittura avanzava, la storia si è evoluta, diventando più ambiziosa. Il regista ha voluto affrontare tematiche sociali scottanti, collegando il suo lavoro alle manifestazioni di Black Lives Matter del 2020. “È una questione sociale che mi commuove e mi fa arrabbiare”, ha affermato, evidenziando il suo desiderio di dar voce a temi che toccano la vita di molti.
Le scelte del protagonista
Uno degli aspetti più interessanti di “Night Call” è il modo in cui affronta le scelte del protagonista. Mady si trova in una situazione in cui non può semplicemente rivolgersi alla polizia, una realtà che spesso viene ignorata nei film. Blanchart ha sottolineato come questa dinamica possa essere particolarmente rilevante per un giovane di colore, rendendo la sua lotta per la sopravvivenza ancora più intensa e significativa. La scelta di non chiamare il 112 diventa, quindi, un riflesso delle esperienze di vita di Mady e delle ingiustizie sistemiche che affronta.
Il personaggio di Mady rappresenta un nuovo tipo di eroe, un antieroe che, pur nella sua vulnerabilità, riesce a trovare la forza di affrontare situazioni estreme. Questo approccio al personaggio è in netta contrapposizione agli stereotipi tradizionali e offre una rappresentazione più autentica delle sfide quotidiane che molti devono affrontare. Mady, pur essendo gentile e onesto, si trova a dover indossare un “costume” che è troppo grande per lui, costretto a prendere decisioni difficili in un ambiente ostile.
In sintesi, “Night Call” è un thriller che si distingue per la sua capacità di affrontare tematiche sociali importanti attraverso una narrazione avvincente e personaggi complessi. Con il suo esordio, Michiel Blanchart dimostra di avere una visione unica e un talento promettente, capace di catturare l’attenzione del pubblico e di stimolare riflessioni profonde. L’abilità del regista di coniugare suspense e messaggi sociali rende questo film un’importante aggiunta al panorama cinematografico contemporaneo.