L’urbanistica italiana si trova in un momento decisivo, con la necessità di affrontare le sfide moderne attraverso una riforma delle leggi urbanistiche. Durante il convegno “Traiettorie urbane e territoriali – rigenerazione urbana”, il presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Cni), Angelo Domenico Perrini, ha evidenziato che le normative attuali, risalenti alla prima metà del ventesimo secolo, non sono più adeguate. Perrini ha affermato che è fondamentale intervenire con leggi nuove piuttosto che con D.P.R. (Decreti del Presidente della Repubblica), per rispondere a questioni cruciali come i cambiamenti climatici e le emergenti esigenze sociali.
un approccio localizzato all’urbanistica
Perrini ha sottolineato come il panorama urbanistico attuale sia radicalmente diverso rispetto a un secolo fa. Ha affermato: “Oggi dobbiamo considerare la complessità della materia, che richiede una profonda conoscenza delle specificità dei singoli territori”. Questo approccio evidenzia l’importanza di rispettare e valorizzare il patrimonio culturale e sociale esistente nelle diverse città italiane. La rigenerazione urbana deve quindi essere sensibile alle peculiarità locali, preservando il tessuto urbano ricco di storia.
il ruolo del dialogo e della progettazione consapevole
Il convegno ha visto la partecipazione di figure chiave come Irene Sassetti, consigliera del Cni con delega alla rigenerazione urbana. Sassetti ha introdotto il ciclo di incontri “Traiettorie urbane e territoriali”, sottolineando l’importanza di promuovere un dialogo costruttivo tra esperti, amministratori pubblici e cittadini. Ha dichiarato: “È essenziale ascoltare le esigenze del territorio per generare un reale cambiamento”, ponendo l’accento sulla progettazione consapevole e sull’impatto sociale delle trasformazioni urbane.
una dimensione europea nella rigenerazione urbana
Il vicepresidente della Commissione Europea, Raffaele Fitto, ha aggiunto una prospettiva europea al dibattito, affermando che “le città sono il fulcro dei cambiamenti che interessano l’Unione Europea”. Fitto ha messo in evidenza l’importanza di modernizzare la politica di coesione, permettendo agli Stati membri di riprogrammare le risorse in base alle nuove priorità, come la transizione energetica e le abitazioni accessibili. Ha concluso dicendo che le città sono “ponti tra modernità e tradizione”, sottolineando il loro ruolo come motori di innovazione.
La rigenerazione urbana, quindi, non è solo una questione di politiche locali, ma si intreccia con le dinamiche europee e le sfide globali. Le città del futuro devono rispondere a questioni come i cambiamenti climatici e la scarsità delle risorse, richiedendo un approccio integrato. In questo contesto, il ruolo degli ingegneri e dei professionisti del settore diventa fondamentale per guidare i processi di cambiamento e garantire che le nuove normative rispondano alle esigenze della società contemporanea.
La rigenerazione urbana rappresenta un’opportunità non solo per migliorare l’ambiente costruito, ma anche per rafforzare la coesione sociale e promuovere lo sviluppo sostenibile. Le città devono integrare innovazione e tradizione, ponendo il cittadino al centro delle trasformazioni, per costruire un futuro urbano moderno e inclusivo, rispettoso del patrimonio culturale e sociale.