Elkann e fisco: un accordo che segna la fine di un capitolo difficile

Giada Liguori

Luglio 14, 2025

Un importante passo avanti è stato compiuto dai membri della famiglia Elkann con l’accordo raggiunto con l’Agenzia delle Entrate riguardo a questioni tributarie legate all’eredità di Marella Agnelli, nonna dei tre Elkann, venuta a mancare nel 2019. I fratelli John, Lapo e Ginevra hanno deciso di azzerare ogni pendenza fiscale, sia presente che futura, per un importo stimato di circa 175 milioni di euro, di cui una parte è già stata versata. Questo accordo segna la chiusura di una vicenda che ha avuto ripercussioni significative non solo sul piano economico, ma anche su quello personale e familiare.

Un accordo dopo un lungo iter

L’intesa arriva dopo un lungo iter, durante il quale la procura di Torino ha avviato un’inchiesta a seguito della denuncia di Margherita Agnelli, madre dei tre Elkann, che aveva sollevato preoccupazioni riguardanti presunte irregolarità nella gestione dell’eredità. Un portavoce della famiglia ha commentato che l’accordo è stato siglato “con l’obiettivo di chiudere rapidamente e definitivamente una vicenda dolorosa”, e ha chiarito che non implica alcuna ammissione di colpevolezza.

La complessità dell’eredità

La questione dell’eredità di Marella Agnelli è complessa. Marella, vedova di Gianni Agnelli, ha lasciato un patrimonio considerevole che include:

  1. Beni immobili
  2. Opere d’arte
  3. Partecipazioni in vari gruppi imprenditoriali, inclusa Exor, la holding della famiglia

L’accordo con il fisco potrebbe anche rappresentare una strategia per John Elkann, il quale potrebbe beneficiare di un percorso alternativo per chiudere definitivamente le indagini, come il patteggiamento o la richiesta di ‘messa alla prova’, che prevede lavori di utilità sociale. Tuttavia, il portavoce ha sottolineato che attualmente non è possibile prevedere l’esito delle interlocuzioni con la Procura.

Implicazioni legali e familiari

In un contesto più ampio, la questione legata all’eredità di Marella Agnelli non è solo una questione fiscale, ma ha anche implicazioni legali e familiari significative. L’entourage di Margherita Agnelli è convinto che il pagamento dei 175 milioni includa anche la tassa di successione sui beni della nonna. Se questa interpretazione fosse corretta, potrebbe influenzare la causa civile avviata a Torino dalla figlia dell’Avvocato Gianni Agnelli, il cui prossimo appuntamento è previsto per settembre. In tal caso, la questione dell’eredità potrebbe essere regolata secondo la legislazione italiana, con possibili ripercussioni sugli accordi siglati in Svizzera nel corso degli anni.

Inoltre, il dibattito riguardo alla struttura di ‘Dicembre’, la cassaforte attraverso cui la famiglia controlla il gruppo Exor, rimane aperto. La posizione degli Elkann è chiara: ritengono che non ci saranno ripercussioni sul patrimonio e che l’assetto di ‘Dicembre’ non sia soggetto a modifiche. Tuttavia, le presunte irregolarità emerse nella dichiarazione di ‘Dicembre’ depositata nel 2021 presso il Registro delle Imprese hanno sollevato preoccupazioni e portato all’indagine di figure chiave come il notaio Remo Morone e il commercialista Gianluca Ferrero.

La gestione di un patrimonio così vasto e le controversie legate alle eredità rappresentano sfide significative per la famiglia. Le decisioni prese oggi influenzeranno non solo il presente, ma anche le generazioni future degli Elkann. La diplomazia familiare gioca un ruolo cruciale, e l’accordo raggiunto con il fisco potrebbe rappresentare un tentativo di ristabilire un equilibrio interno e di mettere fine a dispute che potrebbero minacciare l’unità della famiglia.

In questo contesto, la figura di John Elkann emerge come un leader strategico, impegnato a garantire la continuità e la prosperità dell’eredità di famiglia. La situazione attuale è un test cruciale per gli Elkann, ma anche per il loro legame con l’heritage della storica dinastia Agnelli, che ha segnato profondamente l’industria italiana e internazionale. Mentre la famiglia si prepara ad affrontare le prossime sfide legali e fiscali, il loro futuro resta, come sempre, sotto i riflettori.