Andrea Iervolino annuncia battaglia legale contro la revoca del tax credit

Giada Liguori

Luglio 15, 2025

Andrea Iervolino, un produttore cinematografico di spicco, ha recentemente annunciato la sua intenzione di presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) contro la revoca di 66 milioni di euro di tax credit destinati a produzioni cinematografiche. In una nota congiunta al suo legale, Sergio Santoro, Iervolino ha espresso fiducia nella magistratura, sperando che il provvedimento venga annullato.

La revoca e le contestazioni

La revoca dei tax credit, firmata dal dottor Nicola Borrelli, è stata oggetto di contestazione da parte di Iervolino e del suo avvocato. Essi sostengono che la decisione si basa esclusivamente su dichiarazioni e documentazione presentate da Davide Peretti, ex amministratore di Sipario Movies, una società di produzione legata a Iervolino. Peretti, nominato da Monika Bacardi, è stato al centro di controversie legali e, secondo Iervolino, la sua gestione della società ha mostrato gravi irregolarità.

Le irregolarità nella gestione

  1. Il tribunale civile di Roma ha accertato gravi irregolarità nella gestione di Peretti.
  2. Con il provvedimento n. 4323/2025 del 10 giugno 2025, il tribunale ha revocato Peretti dalla carica di liquidatore.
  3. Peretti è stato condannato a rimborsare le spese legali sostenute da Iervolino e Sipario Movies.

Le irregolarità segnalate includono l’invio di documentazione falsa al ministero della Cultura, con presunte irregolarità nella richiesta dei tax credit. Iervolino ha evidenziato che tali accuse sono state ritenute infondate dal tribunale, il quale ha nominato un curatore speciale, l’avvocato Enrico Caratozzolo, per gestire la situazione della società.

La legittimità delle produzioni

Iervolino ha sottolineato che tutti i tax credit oggetto di revoca riguardano opere animate prodotte in modo regolare, depositate presso la Cineteca Nazionale. Queste opere sono state sottoposte a rigorosi controlli tecnici e finanziari da parte di primarie società di consulenza internazionali, che hanno attestato la qualità e la legittimità delle produzioni.

Le accuse di Peretti sono state sistematicamente smentite dalla documentazione fornita dall’amministratore giudiziario. Questo materiale, che chiarisce la situazione della società e il suo patrimonio, sarà presentato al ministero della Cultura. Iervolino si aspetta che il ministero possa annullare un atto che considera frettoloso e basato su informazioni non veritiere.

Le conseguenze per Sipario Movies

La revoca dei tax credit ha gravi conseguenze finanziarie per Sipario Movies, che rischia una possibile liquidazione giudiziale. Il tribunale ha evidenziato il “pericolo concreto e attuale” di una liquidazione, mettendo a repentaglio il valore attivo della società, stimato in decine di milioni di euro. La situazione di incertezza e le irregolarità nella gestione di Peretti pongono interrogativi sulla stabilità finanziaria della società e sulle ripercussioni per i suoi dipendenti e collaboratori.

Nonostante le difficoltà, Iervolino rimane determinato e fiducioso nel sistema giudiziario italiano. “Confido nella magistratura affinché venga fatta piena chiarezza”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un’azione legale per tutelare i diritti di Sipario Movies e garantire la verità.

La vicenda di Andrea Iervolino e della sua società rappresenta un caso emblematico delle sfide che i produttori cinematografici devono affrontare in Italia, esposti a dinamiche complesse e a incertezze legali. Con un settore cinematografico in continua evoluzione e una crescente attenzione delle autorità sulla trasparenza nella gestione dei fondi pubblici, è fondamentale garantire diritti e tutele a tutti gli attori coinvolti nel processo produttivo.

Mentre Iervolino si prepara a presentare il ricorso al Tar, la comunità cinematografica osserva con attenzione l’evoluzione della situazione, sperando che il sistema legale possa risolvere le controversie in modo equo e giusto.