Il mondo del giornalismo culturale sta per subire una significativa trasformazione con il ritorno dei corsi di formazione, promossi dal Presidente Guido D’Ubaldo e dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Questi corsi si svolgeranno in alcuni dei luoghi più iconici della cultura italiana, con il primo appuntamento fissato per il 17 luglio 2025 presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Questo evento è realizzato in collaborazione con la Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura, un ente chiave per la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.
L’eredità di Ennio Flaiano
Il corso avrà come tema centrale “L’eredità di Ennio Flaiano: come ha cambiato il modo di raccontare Roma”. Questo titolo invita a esplorare la figura di Flaiano, un artista poliedrico che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale italiano. Nato a Pescara nel 1910 e trasferitosi a Roma nel 1922, Flaiano ha trascorso gran parte della sua vita nella capitale, dove ha lavorato come giornalista, scrittore e sceneggiatore, fino alla sua morte nel 1972. La sua esperienza e il suo talento si sono espressi in molteplici forme, rendendolo una figura di riferimento per chiunque desideri raccontare e comprendere la complessità della città eterna.
Flaiano ha collaborato con alcune delle testate più influenti del suo tempo, come:
- Il “Mondo” di Pannunzio
- Il “Corriere della Sera”
- L’“Europeo”
- L’“Espresso”
Il suo lavoro come critico teatrale e cinematografico è stato caratterizzato da uno sguardo acuto e uno stile raffinato, che ha saputo catturare l’essenza della realtà. È particolarmente noto per il suo romanzo “Tempo di uccidere”, con il quale ha vinto il primo Premio Strega nel 1947. Altri suoi scritti, come “Una e una notte” (1959) e “Il gioco e il massacro” (1970), dimostrano la sua versatilità e la capacità di affrontare temi complessi con una prosa incisiva e penetrante.
Un’analisi profonda dell’eredità di Flaiano
Il corso di formazione non si limiterà a una semplice celebrazione della figura di Flaiano. Intende, invece, analizzare in profondità l’eredità che ha lasciato e il modo in cui il suo approccio al racconto ha influenzato le generazioni successive di scrittori e giornalisti. In particolare, si esplorerà come il suo stile ironico e la sua lucidità nell’osservare la realtà abbiano contribuito a plasmare il modo in cui Roma è narrata, sia nella letteratura che nel cinema. L’analisi si estenderà anche all’evoluzione del racconto di Roma nel tempo, dalla dolce vita degli anni ’60 fino ad oggi, mettendo in luce i cambiamenti sociali e culturali che hanno caratterizzato la città.
Il corso si aprirà con i saluti istituzionali del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Lazio, Guido D’Ubaldo, e del Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Stefano Campagnolo. A seguire, ci saranno interventi da parte di ospiti illustri, tra cui:
- Lo sceneggiatore e regista Enrico Vanzina
- Il giornalista de Il Messaggero Fabio Isman
- L’editorialista del Corriere della Sera Paolo Conti
- L’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli
- La giornalista de Il Tempo Tiberia De Matteis
- Il regista Fabrizio Corallo, autore del documentario “Ennio Flaiano – Straniero in patria”
- Il direttore de Il Centro Luca Telese
Ogni relatore porterà la propria esperienza e il proprio punto di vista, contribuendo a un dibattito ricco e stimolante sull’impatto culturale di Flaiano.
L’importanza dei corsi di formazione
Questi corsi di formazione sul giornalismo culturale si inseriscono in un ciclo di incontri che ha preso avvio nel 2023, con l’obiettivo di avvicinare i professionisti del settore ai luoghi della cultura, come musei e biblioteche storiche, e persino ai set cinematografici. L’iniziativa è pensata per stimolare il dibattito e la riflessione sui temi della cultura, coinvolgendo attivamente i partecipanti e promuovendo un dialogo costruttivo tra esperti e appassionati.
L’importanza di questi corsi non può essere sottovalutata: in un’epoca di cambiamenti rapidi e di sfide per il settore del giornalismo, è fondamentale formare professionisti capaci di affrontare le nuove realtà con creatività e competenza. La figura di Ennio Flaiano, con la sua capacità di osservare e narrare, rappresenta un modello da seguire per chiunque desideri intraprendere la carriera nel giornalismo culturale. La sua eredità vive non solo nelle sue opere, ma anche nell’ispirazione che continua a dare a scrittori e giornalisti di oggi, rendendo questi corsi un’opportunità imperdibile per approfondire la conoscenza e l’apprezzamento della cultura italiana.