La scomparsa di Allen Bernard Ganao, un bambino autistico di soli cinque anni, ha scosso profondamente la comunità di Ventimiglia, sollevando interrogativi su responsabilità e comportamenti di coloro che si sono trovati coinvolti nella vicenda. Allen è scomparso l’11 luglio 2023 ed è stato ritrovato dopo un’intensa ricerca che ha visto il coinvolgimento di forze dell’ordine e volontari. Tuttavia, la figura di Pierluigi Dellano, l’uomo che ha incontrato il bambino poco prima della sua scomparsa, è ora al centro di un’inchiesta per omissione di soccorso.
Le contraddizioni di Dellano
Dellano, residente in una villa a Latte, una frazione di Ventimiglia, è stato identificato come l’ultima persona a vedere Allen. Le sue dichiarazioni iniziali agli inquirenti sono risultate contraddittorie, portando le autorità a sequestrare sia la sua auto che la sua abitazione. Le indagini si sono intensificate quando i cani molecolari hanno indicato la sua vettura come un possibile elemento di interesse nella scomparsa del bambino.
In un’intervista al Corriere della Sera, Dellano ha ammesso di aver commesso una “negligenza”, spiegando di non aver contattato le autorità o i genitori di Allen dopo averlo incontrato. Ha raccontato che, il giorno della scomparsa, ha visto il bambino dirigersi verso la collina e ha deciso di accompagnarlo a piedi. Tuttavia, in una versione successiva, ha cambiato il suo racconto, sostenendo di averlo trasportato in auto.
Le domande senza risposta
La confusione riguardo ai dettagli dell’incontro ha suscitato dubbi tra le autorità, portando a un cambio del focus dell’inchiesta. Inizialmente si contemplava l’ipotesi di abbandono di minore, ma con il passare del tempo e dopo aver ricevuto la relazione delle forze dell’ordine, la Procura ha deciso di procedere per omissione di soccorso. Questo reato implica una responsabilità diretta nell’assistenza a una persona in pericolo.
Dellano ha descritto quei due giorni come “tremendi”, sottolineando di aver ricevuto attacchi e commenti feroci sui social media. Ha cercato di difendere le proprie azioni, affermando di aver pensato che Allen fosse un turista, poiché il bambino balbettava qualcosa come “papà”. Tuttavia, molte domande rimangono senza risposta:
- Perché Dellano non ha avvertito le autorità immediatamente dopo aver lasciato il bambino?
- Perché ha atteso che fosse la Protezione Civile a intervenire due ore dopo?
Riflessioni sulla responsabilità sociale
La vicenda ha messo in luce non solo la fragilità della vita di un bambino autistico in un contesto di vacanza, ma anche le responsabilità di chi interagisce con lui. Il caso di Allen ha sollevato un dibattito più ampio su come la società gestisca le situazioni di vulnerabilità e sui doveri civili di ciascuno di noi nel proteggere i più deboli.
Mentre le indagini continuano, la comunità di Ventimiglia si trova a dover affrontare le conseguenze di un evento drammatico, cercando di comprendere come sia stato possibile che un bambino di cinque anni potesse trovarsi in una situazione così pericolosa. Dellano, da parte sua, deve ora affrontare le conseguenze legali delle sue azioni, in un contesto che continua a suscitare discussioni e a dividere l’opinione pubblica.