Mercati europei in calo dopo i dati sull’inflazione americana, Milano segna -0,1%

Matteo Rigamonti

Luglio 15, 2025

L’andamento delle borse europee si presenta cauto e fiacco, influenzato dall’aumento dell’inflazione negli Stati Uniti, che ha registrato un incremento del 2,7% su base annua a giugno. Questo dato ha superato le aspettative degli analisti, sollevando preoccupazioni sulle future politiche monetarie della Federal Reserve. I mercati europei hanno reagito in modo contrastato: Milano ha ceduto lo 0,11%, Londra lo 0,03% e Parigi è rimasta invariata.

In questo panorama, Francoforte ha mostrato un lieve aumento dello 0,15%, mentre Amsterdam ha registrato un incremento più significativo del 0,6%. Al contrario, Madrid ha chiuso in flessione, con un calo dello 0,67%. Queste dinamiche riflettono le incertezze economiche globali e le tensioni geopolitiche che continuano a influenzare l’andamento dei mercati.

Analisi dei future statunitensi e rendimento dei Btp

La situazione dei future statunitensi è mista, con i mercati che monitorano attentamente il comportamento dell’inflazione e le risposte della Fed. Potrebbe decidere di mantenere o modificare il proprio approccio in base all’andamento dei prezzi. Il differenziale di rendimento tra i Btp italiani e i Bund tedeschi è sceso a 85 punti base, rispetto ai 69,3 della Francia e ai 173,3 degli Stati Uniti, suggerendo una certa stabilità per il debito sovrano italiano.

In questo contesto, il rendimento annuo dei Btp italiani ha registrato un calo di 5,3 punti, fissandosi al 3,54%, mentre quello dei Bund tedeschi ha subito una diminuzione di 4 punti, attestandosi al 2,69%. Questi movimenti sono indicativi di un mercato obbligazionario che si sta adattando alle nuove realtà economiche e alle aspettative di inflazione.

Andamento delle valute e delle criptovalute

Sul fronte valutario, il dollaro statunitense si è mantenuto stabile, scambiandosi a quasi 0,86 euro e oltre 0,74 sterline. Questa stabilità è cruciale per le economie europee, poiché influisce sulle esportazioni e sui costi delle importazioni. Nel contesto delle criptovalute, il Bitcoin ha subito una flessione del 4,13%, scendendo a 116.884 dollari, dopo aver toccato nuovi massimi nei giorni precedenti. Questa volatilità è un chiaro segnale delle incertezze che caratterizzano il mercato delle criptovalute.

Movimenti nei settori chiave

L’andamento delle materie prime è stato contrastato:

  1. L’oro ha mostrato una leggera flessione dello 0,2%, scendendo a 3.354,7 dollari l’oncia.
  2. Il prezzo del greggio WTI è aumentato dello 0,09%, raggiungendo i 67,04 dollari al barile.
  3. Il gas naturale ha registrato un significativo calo del 2,75%, scendendo a 34,48 euro al MWh ad Amsterdam.

Questi movimenti nei prezzi delle materie prime sono influenzati da vari fattori, tra cui le tensioni geopolitiche, le fluttuazioni della domanda e la produzione globale.

Nella giornata di oggi, i produttori di semiconduttori hanno visto un aumento dei loro titoli. Asml Holding ha guadagnato il 2,48%, mentre STMicroelectronics (STM) è cresciuta dello 0,9%. Questi risultati positivi sono in parte attribuibili alla crescente domanda di tecnologia avanzata e componenti elettronici.

Il settore automobilistico ha mostrato segni di ripresa, con Stellantis che ha registrato un incremento del 1,77%, Porsche del 1,7% e Mercedes del 1,49%. Queste aziende stanno beneficiando di una domanda robusta e di innovazioni tecnologiche, specialmente nel campo dei veicoli elettrici e della mobilità sostenibile.

Al contrario, il comparto della difesa ha subito perdite significative, con Dassault in calo del 2,27%, Leonardo del 2,1% e Rheinmetall del 2,15%. Questi risultati possono essere attribuiti a fattori come la diminuzione della spesa militare in alcune regioni e le incertezze politiche globali.

Nel settore bancario, i titoli hanno mostrato un andamento debole con:

  1. Commerzbank in calo del 2,08%
  2. Société Générale del 1,3%
  3. Bper del 1,42%
  4. Banco BPM del 1,04%
  5. Popolare Sondrio del 1%

Tuttavia, Unicredit ha registrato una flessione più contenuta dello 0,46%, mentre Intesa Sanpaolo ha perso lo 0,33% e Monte dei Paschi dello 0,23%. Mediobanca, invece, ha chiuso in territorio positivo con un incremento dello 0,33%, in un contesto in cui il mercato sta seguendo con attenzione l’evoluzione dell’Ops di Siena.

Questa giornata di scambi evidenzia come l’inflazione e le aspettative economiche siano ancora al centro dell’attenzione degli investitori, che continuano a navigare in un contesto di incertezze e sfide globali.