Milano in crescita: Popolare Sondrio e Bper brillano nel mercato azionario

Giada Liguori

Luglio 15, 2025

Nell’ultima ora di scambi, Piazza Affari ha mostrato segni di ripresa, chiudendo con una leggera crescita dell’indice Ftse Mib, che ha registrato un incremento dello 0,1% portandosi a 40.116 punti. Questo risultato è stato interpretato come un segnale di resilienza da parte del mercato, nonostante le tensioni internazionali legate alla lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, all’Unione Europea, riguardante l’introduzione di dazi al 30% su una serie di prodotti. La reazione del mercato italiano sembra indicare una certa tranquillità, con gli investitori che scelgono di non farsi intimidire dalle notizie in arrivo da oltreoceano.

contesto economico generale

Il contesto economico generale resta comunque complesso. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi decennali ha mostrato una risalita, attestandosi a 86 punti base. I rendimenti dei titoli di stato riflettono questa situazione, con il rendimento dei Btp italiani in aumento di 2,1 punti e fissato al 3,59%, mentre quello dei Bund tedeschi ha visto un incremento più contenuto, salendo a 2,73%. Questo scenario suggerisce una certa cautela tra gli investitori, ma non ha impedito a Piazza Affari di chiudere la giornata in positivo.

performance delle blue chips

All’interno del paniere delle blue chips, le performance sono state decisamente variegate. In evidenza, il balzo di Bper Banca, che ha visto un incremento del 5,7%, e di Popolare Sondrio, che ha guadagnato il 5,65%. Questi rialzi sono stati alimentati dalle aspettative legate all’imminente riapertura dell’offerta pubblica di acquisto (Opas), che ha suscitato un certo fermento tra gli investitori. Bper, in particolare, sta cercando di consolidare la propria posizione nel settore bancario italiano, e questo aumento di valore azionario potrebbe essere interpretato come una reazione positiva a queste strategie di espansione.

Anche Banco Bpm ha registrato un buon andamento, con un incremento del 4,74%. L’ottimismo degli investitori è stato alimentato dalla recente decisione del Tar del Lazio, che ha accolto alcuni ricorsi riguardanti le operazioni di fusione nel settore bancario, e dalla lettera dell’Unione Europea riguardante le norme sul golden power, che sono state applicate dal governo italiano per l’Ops di Unicredit, la quale ha visto una crescita più contenuta dello 0,24%.

settori in movimento

Un altro titolo da monitorare è Mps, che ha chiuso in crescita dell’1,45%. Questo aumento è avvenuto nel primo giorno dell’Ops su Mediobanca, il cui amministratore delegato, Alberto Nagel, ha ribadito la propria posizione contraria alla fusione, creando un’interessante dinamica di mercato. La situazione di Mps continua a essere oggetto di attenzione, dato il suo recente passato turbolento e le sfide legate alla sua stabilità finanziaria.

Inoltre, il settore automotive ha visto un’attività significativa. I titoli di Iveco hanno guadagnato il 2,1%, supportati dall’interesse di grandi aziende come Leonardo, che ha visto un incremento del 1,8%, e Rheinmetall, in crescita dell’1,09% a Francoforte. Questo interesse congiunto per la divisione Idv di Iveco suggerisce un potenziale per alleanze strategiche che potrebbero rafforzare la posizione dell’azienda nel mercato.

D’altro canto, non tutte le notizie sono state positive. I titoli legati ai dazi hanno subito una pressione significativa, con Stm che ha registrato un calo del 1,74%, seguito da Moncler (-1,49%), Stellantis (-1,22%), Ferrari (-1,2%) e Campari (-1,05%). La reazione negativa di questi titoli è in parte attribuibile all’incertezza economica causata dai potenziali aumenti dei dazi, che potrebbero influenzare le catene di approvvigionamento e i costi di produzione.

Anche Eni ha subito un calo dello 0,46%. Questo ribasso è stato influenzato dall’inversione di rotta del prezzo del greggio, che ha visto una flessione dopo un periodo di crescita. L’andamento dei prezzi delle materie prime è sempre un indicatore cruciale per le performance delle aziende energetiche, e le recenti fluttuazioni potrebbero avere ripercussioni significative sulle strategie future di Eni.

In sintesi, la giornata di oggi per Piazza Affari è stata caratterizzata da una leggera crescita che, sebbene modesta, offre segnali di ottimismo in un contesto di mercato internazionale turbolento. La reazione positiva di alcuni titoli, in particolare nel settore bancario, contrasta con le performance negative di altri settori, suggerendo una spaccatura tra le diverse dinamiche di mercato. Con l’imminente apertura di nuove offerte pubbliche di acquisto e le continue evoluzioni geopolitiche, gli investitori rimangono cauti ma vigili, pronti a cogliere le opportunità che si presenteranno.