Revocati 60 milioni di tax credit alla Sipario: le gravi accuse al produttore Andrea Iervolino e la sua risposta al tribunale di Roma

Matteo Rigamonti

Luglio 15, 2025

Il Ministero della Cultura ha recentemente revocato quasi 60 milioni di euro di tax credit precedentemente concessi alla Sipario Movies S.p.A., una società fondata da Andrea Iervolino e Monika Waldner Gomez Del Campo Bacardi, nota nel mondo dello spettacolo come “Lady Bacardi”. Questo provvedimento arriva in un momento critico per l’azienda, già sciolta e in liquidazione dopo una lunga battaglia legale tra i due soci fondatori, che ha paralizzato la capacità decisionale della società.

La sentenza del tribunale e le accuse

La sentenza del Tribunale civile di Roma, risalente al 10 giugno scorso, ha portato all’amministrazione giudiziaria di Sipario Movies, con registrazione ufficiale il 16 giugno. Questo intervento è stato richiesto dal liquidatore della società, David Peretti, il quale ha presentato al tribunale evidenze di irregolarità nella documentazione inviata al Ministero della Cultura per l’ottenimento del tax credit. Il direttore dimissionario del cinema del ministero, Nicola Borrelli, ha quindi firmato l’atto di revoca.

Le accuse mosse contro Iervolino dai professionisti che assistono il liquidatore sono gravi e riguardano l’uso di “meccanismi illeciti” per gonfiare i costi di produzione, al fine di ottenere crediti d’imposta. In particolare, la relazione del liquidatore evidenzia:

  1. Costi esorbitanti per servizi di transcodifica da 2D a 3D, per un totale di oltre 75 milioni di euro.
  2. Ottenimento di circa 29 milioni di euro in crediti d’imposta, di cui buona parte già utilizzati.
  3. Costi gonfiati per la produzione di animazioni, non ammissibili in quanto realizzate all’estero.

Inoltre, il documento mette in luce una contabilizzazione dei costi non conforme alle normative vigenti, con presunti ricavi da entità estere di comodo e costi artificialmente gonfiati. Iervolino è accusato di creare attività fittizie e di manipolare il valore delle azioni di Sipario sul mercato Euronext, contribuendo a un rating bancario migliorato che ha consentito l’accesso a prestiti ingenti, ora impossibili da rimborsare.

Rischi per lo Stato e futuro incerto

La relazione dei liquidatori evidenzia anche il rischio che lo Stato italiano non riesca a recuperare i fondi erogati, poiché Sipario Movies è stata svuotata di beni e liquidità. I liquidatori hanno sottolineato che la società non ha più asset e ha cessato i pagamenti alle banche dal giugno 2024, accumulando debiti per 38 milioni di euro.

Nonostante la gravità della situazione, Andrea Iervolino è sempre stato considerato una figura influente nel cinema italiano e internazionale, avendo prodotto opere di rilievo e collaborato con grandi nomi della recitazione. Tra i suoi progetti recenti spiccano titoli come Enzo Ferrari e Ferruccio Lamborghini, e un film in cui compare papa Francesco. Iervolino ha saputo tessere relazioni proficue con attori di fama mondiale, come Al Pacino e Robert De Niro, e ha recentemente guadagnato attenzione anche per la sua copertura sulla rivista Fortune Italia, dove è stato inserito tra i “40 under 40” che stanno trasformando il paese.

La risposta di Iervolino e il tema dei tax credit

A fronte delle accuse, Iervolino e il suo avvocato, Sergio Santoro, hanno risposto con fermezza, affermando che la revoca del tax credit si basa su dichiarazioni di parte e che intendono presentare ricorso al TAR contro il Ministero della Cultura. Nel comunicato ufficiale, Iervolino ha contestato le irregolarità attribuite a Peretti e ha sottolineato che il nuovo amministratore giudiziario ha il compito di verificare la veridicità delle informazioni fornite.

Il legale ha messo in evidenza come le accuse siano state formulate senza il dovuto contraddittorio e come il Ministero della Cultura non abbia atteso il tempo necessario per le verifiche richieste dal nuovo amministratore. A detta di Iervolino, tutte le opere per le quali è stato richiesto il tax credit sono state prodotte regolarmente e presentate alla Cineteca Nazionale.

L’argomento dei tax credit nel cinema è un tema delicato e controverso in Italia, dove le normative possono variare e dove la richiesta di incentivi pubblici è spesso accompagnata da controlli e verifiche, ma anche da potenziali abusi. Iervolino ha recentemente espresso la sua opinione sui meccanismi di finanziamento e sull’importanza degli incentivi statali per il settore cinematografico, sottolineando che senza di essi, la produzione cinematografica in Italia sarebbe insostenibile.

Mentre la questione continua a svilupparsi, il futuro di Sipario Movies e quello di Iervolino rimangono incerti, con un dibattito in corso che coinvolge non solo il mondo del cinema, ma anche le istituzioni e il sistema di controllo dei fondi pubblici.