Arrestato Lello il sensitivo: il vicesindaco auto-investito e un giro di corruzione da 35 milioni di euro

Matteo Rigamonti

Luglio 16, 2025

Un’incredibile storia di corruzione e malaffare ha scosso la cittadina di Sorrento, un luogo noto per il suo fascino turistico e la bellezza dei suoi paesaggi. Protagonista di questa vicenda è Raffaele Guida, più conosciuto come Lello il Sensitivo, noto per le sue apparizioni televisive legate alla cartomanzia. Recentemente, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza, insieme ad altre quindici persone, per aver orchestrato un sistema di corruzione che si aggira attorno ai 35 milioni di euro.

Lello si era autoproclamato vicesindaco di Sorrento, un titolo che non solo non gli spettava, ma che era frutto di una bizzarra «auto-investitura astrale». Questa sua invenzione non era solo un capriccio personale, ma gli permetteva di esercitare un controllo significativo sulle dinamiche amministrative del comune. Secondo gli investigatori, guadagnava il suo ruolo inventato attraverso la gestione delle tangenti scambiate tra il sindaco Marco Coppola e vari imprenditori locali, creando così un vero e proprio tessuto di corruzione.

La maxi operazione e le accuse

La maxi operazione ha visto coinvolti 11 indagati in carcere e 5 agli arresti domiciliari, tutti accusati di reati gravi come corruzione, peculato e turbativa d’asta. L’inchiesta è stata avviata dopo l’arresto in flagranza del sindaco Coppola, avvenuto due mesi fa mentre riceveva una mazzetta da 6.000 euro in un ristorante. Questo arresto ha innescato una serie di verifiche che hanno messo in luce un sistema ben più complesso e ramificato di quello inizialmente ipotizzato.

Secondo la procura di Torre Annunziata, Lello Guida non era semplicemente un complice, ma il fulcro centrale di un sistema di malaffare che permetteva a Coppola di governare il comune con un certo grado di libertà. Le intercettazioni telefoniche rivelano un legame quasi fraterno tra i due, con Coppola che si riferisce a Lello come «fratello», suggerendo un’alleanza profonda e consolidata nell’amministrazione locale.

Gli attori coinvolti e gli appalti sospetti

L’inchiesta ha messo in evidenza anche altri attori coinvolti. Ben 18 persone, inclusi due funzionari comunali e sette imprenditori, sono stati identificati come parte del giro di corruzione. Questi imprenditori avrebbero ottenuto appalti in modo fraudolento, creando un contesto di illegalità che ha danneggiato le finanze pubbliche e compromesso la trasparenza nella gestione degli appalti. Tra gli appalti sospetti ci sono quelli legati alla:

  1. Progettazione per la riqualificazione e valorizzazione del percorso pedonale costiero.
  2. Fornitura di 342 poltroncine per il teatro comunale Tasso.

La scoperta di questa rete di corruzione ha suscitato grande scalpore non solo in città, ma anche a livello regionale. Sorrento, simbolo di bellezza e turismo in Italia, si trova ora al centro di un’inchiesta che mette in discussione la credibilità delle istituzioni locali.

Le conseguenze e la necessità di riforme

Le conseguenze di questa indagine potrebbero estendersi oltre i singoli arresti, portando a una revisione delle politiche di gestione pubblica e a una maggiore vigilanza sui fondi pubblici. In particolare, gli inquirenti hanno sottolineato l’importanza di tutelare i Fondi europei di sviluppo regionale e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), dalle cui risorse sono stati finanziati alcuni degli appalti sotto esame. I 15 milioni di euro provenienti dai fondi europei e i quasi 5 milioni del Pnrr potrebbero essere stati utilizzati in modo illegittimo, alimentando ulteriormente il sistema di corruzione.

Il caso di Lello il Sensitivo, quindi, non è solo una questione di frode individuale, ma un campanello d’allarme per la necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione degli affari pubblici. Mentre la macchina della giustizia continua a lavorare, i cittadini di Sorrento si trovano a dover affrontare le conseguenze di una crisi di fiducia nelle istituzioni, chiedendosi come sia potuto accadere che un personaggio come Lello, pur privo di un vero e proprio mandato, avesse potuto esercitare un’influenza così significativa sulla vita politica e amministrativa della loro città.

Questa vicenda solleva interrogativi sulla fragilità delle istituzioni locali e sulla necessità di riforme per garantire che simili situazioni non si ripetano in futuro. Con il processo che si preannuncia lungo e complesso, Sorrento si prepara a una fase di introspezione e cambiamento, sperando di recuperare la fiducia perduta e di restaurare un’immagine di legalità e correttezza.