Piazza Affari ha chiuso la giornata con un segno negativo, evidenziando un clima di incertezza tra gli investitori. L’indice Ftse Mib ha registrato una flessione dello 0,66%, chiudendo a 39.921 punti. Gli scambi sono stati sotto tono, con un controvalore inferiore ai 2,3 miliardi di euro, segnalando cautela e preoccupazione. Questo scenario è stato ulteriormente accentuato dall’aumento del differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, che ha toccato gli 86 punti. Il rendimento dei titoli di Stato italiani ha mostrato un calo di 2 punti, attestandosi al 3,57%, mentre quello tedesco ha visto una riduzione di 1,7 punti, scendendo al 2,71%.
movimenti di mercato e prese di beneficio
La giornata è stata caratterizzata da un evidente movimento di prese di beneficio, dopo l’inatteso rally di ieri, innescato dalla lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, all’Unione Europea riguardo ai dazi doganali. Questo ha sollevato preoccupazioni circa le possibili ripercussioni sui mercati globali, specialmente nei settori più esposti, come quello farmaceutico.
Tra i titoli che hanno risentito maggiormente di questa situazione, spicca Recordati, che ha subito un calo significativo del 3,52%. L’azienda, storicamente uno dei leader nel settore farmaceutico italiano, ha visto il proprio valore scendere a causa dei timori legati a potenziali nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti. Anche Buzzi, un attore importante nel settore delle costruzioni, ha registrato una flessione del 2,34%.
il settore bancario in difficoltà
Un altro settore che ha vissuto un giorno difficile è stato quello bancario. Dopo aver sostenuto l’indice nella giornata precedente, oggi le banche hanno subito un forte ribasso. In particolare, Banco Bpm ha visto un calo del 2,56%, mentre Bper e Popolare Sondrio hanno registrato rispettivamente un -2,28% e un -1,78%. La debolezza del settore bancario è stata accentuata dalla notizia del secondo giorno dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca, portando a un ulteriore indebolimento della fiducia tra gli investitori.
In sintesi, le flessioni delle banche sono state evidenti con i seguenti risultati:
- Banco Bpm: -2,56%
- Bper: -2,28%
- Popolare Sondrio: -1,78%
- Monte dei Paschi di Siena: -1,31%
- Unicredit: -1,13%
- Intesa San Paolo: -1,1%
titoli in crescita e resilienza
In contrasto con il quadro complessivo, si sono registrati pochi rialzi significativi. Tra i titoli che hanno mostrato una certa resilienza, spicca Prysmian, che ha guadagnato l’1,91% grazie a un aumento del prezzo obiettivo da parte di Barclays. Altri titoli in crescita includono:
- Stellantis: +1,14%
- Campari: +0,92%
- Interpump: +0,88%
- Nexi: +0,87%
- STMicroelectronics: +0,66%
In generale, l’andamento della Borsa di Milano riflette un clima di incertezza e cautela tra gli investitori, in un contesto economico globale segnato da sfide e opportunità. La reazione del mercato a eventi esterni, come le politiche commerciali statunitensi, continua a influenzare le scelte di investimento e la fiducia nel futuro dell’economia italiana. Con le preoccupazioni per i dazi e l’andamento dei tassi di interesse, gli investitori resteranno probabilmente vigili nelle prossime settimane, cercando di navigare in un ambiente economico sempre più complesso e interconnesso.