L’estate del 2023 si apre in un clima di elevata incertezza economica, un fattore che influisce profondamente sulle aspettative di consumatori e imprese. Questo è quanto emerge dalla nota congiunturale di luglio pubblicata da Confcommercio, l’associazione che rappresenta gli interessi del commercio, del turismo e dei servizi in Italia. Sebbene il quadro economico attuale non mostri segni di vivacità, continua a muoversi lungo un sentiero di sviluppo moderato.
l’impatto della geopolitica sulle spese
La geopolitica mondiale gioca un ruolo cruciale in questo contesto di incertezze. Le tensioni commerciali, in particolare quelle legate ai dazi, influenzano direttamente le decisioni di acquisto e l’andamento dei consumi. Le famiglie italiane mostrano una crescente cautela nelle spese quotidiane, mentre le imprese si trovano a fronteggiare un mercato in continua evoluzione, spesso ostacolato da fattori esterni.
Confcommercio sottolinea che, nonostante questi elementi di preoccupazione, l’occupazione continua a mostrare segni di miglioramento. Questo è un dato positivo, poiché l’aumento dei posti di lavoro può contribuire a stimolare la domanda interna. Inoltre, l’inflazione, che ha rappresentato una delle principali preoccupazioni economiche negli ultimi anni, sembra essere sotto controllo. Tuttavia, persistono note dolenti, come:
- La bassa dinamica dei consumi.
- Le difficoltà del sistema industriale.
- La debolezza della fiducia di famiglie e imprese.
le previsioni sul pil
Secondo le stime di Confcommercio, il Prodotto Interno Lordo (Pil) italiano dovrebbe registrare una crescita dello 0,3% nel secondo trimestre del 2023 rispetto al trimestre precedente e un incremento dell’0,8% su base annua. I dati di luglio indicano una crescita dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell’1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questi numeri, sebbene positivi, evidenziano ancora la fragilità della ripresa economica.
L’associazione prevede che, considerando i buoni fondamentali dell’economia italiana, la crescita complessiva per l’intero 2023 potrebbe attestarsi attorno allo 0,8%. Tuttavia, queste proiezioni sono sempre soggette a revisione, in quanto l’incertezza economica e geopolitica potrebbe influenzare ulteriormente il quadro economico.
la fiducia dei consumatori
Un aspetto preoccupante del rapporto di Confcommercio è la correlazione tra la crescita economica e la fiducia dei consumatori. Quando le famiglie sono incerte riguardo al futuro economico, tendono a ridurre la spesa, creando un circolo vizioso che ostacola la ripresa. La fiducia dei consumatori è un indicatore chiave della salute economica di un paese e, attualmente, in Italia, essa risulta piuttosto fragile.
Inoltre, è opportuno considerare l’impatto delle politiche fiscali e monetarie. A livello europeo, la Banca Centrale Europea ha mantenuto una politica monetaria restrittiva per combattere l’inflazione, il che potrebbe avere effetti sui prestiti alle imprese e sulla disponibilità di credito per i consumatori. Queste misure, sebbene necessarie, possono contribuire a rendere l’ambiente economico ancora più difficile per le piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana.
Confcommercio, pur riconoscendo le sfide attuali, mantiene una visione cautamente ottimista. I fondamentali dell’economia italiana, come la stabilità finanziaria e la resilienza del sistema produttivo, offrono una base su cui costruire una ripresa sostenibile. Tuttavia, è essenziale che le istituzioni, sia a livello nazionale che europeo, adottino politiche che supportino la crescita e stimolino la fiducia nei consumi.
Le prossime settimane e mesi saranno cruciali per monitorare l’evoluzione della situazione economica. Confcommercio, attraverso le sue analisi e valutazioni, continuerà a fornire aggiornamenti e indicazioni utili per comprendere meglio le dinamiche in atto e i possibili scenari futuri. Il compito di interpretare questi segnali e rispondere adeguatamente spetta non solo agli economisti e agli analisti, ma anche alle famiglie e alle imprese, che devono adattarsi a un contesto in continua evoluzione.