Giuseppe Sala sotto inchiesta: cosa significa per l’urbanistica di Milano?

Matteo Rigamonti

Luglio 17, 2025

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si trova al centro di un’inchiesta che solleva interrogativi sulla gestione dell’urbanistica nella città. I pubblici ministeri milanesi hanno avviato un’indagine che ha portato all’emissione di avvisi di garanzia per 21 persone, inclusi figure di spicco come l’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, e l’architetto Stefano Boeri. Le accuse nei confronti di Sala, che riguardano induzione indebita e false dichiarazioni, mettono in discussione la trasparenza delle decisioni amministrative e la correttezza delle procedure.

Le accuse e il contesto dell’inchiesta

Le accuse mosse contro Sala sono gravi e si concentrano su presunti tentativi di aggirare le normative urbanistiche. Secondo i pubblici ministeri, il sindaco avrebbe proposto il patrocinio a uno strumento finalizzato a favorire interessi privati, compromettendo l’integrità della Commissione Paesaggio. Questa situazione ha portato a una richiesta di arresto per Tancredi e altre figure coinvolte. Il giudice per le indagini preliminari, Mattia Fiorentini, sarà chiamato a decidere sul caso.

I progetti di rigenerazione urbana che hanno suscitato polemiche negli ultimi anni, come il grattacielo Pirellino, sono al centro delle indagini. Le ricostruzioni degli inquirenti indicano che Tancredi avrebbe subito pressioni da Boeri e Catella per ottenere approvazioni favorevoli, nonostante pareri iniziali negativi. Questo presunto sistema di pressioni politiche e conflitti di interesse ha sollevato preoccupazioni sulla governance urbana.

Messaggi e pressioni tra gli indagati

Un aspetto cruciale dell’inchiesta è rappresentato dai messaggi scambiati tra gli indagati. In un messaggio vocale, Boeri esprime preoccupazioni e pressioni nei confronti di Sala, suggerendo la necessità di intervenire per evitare conflitti tra le parti coinvolte nel progetto. Le conversazioni rivelano un clima di tensione e una possibile manipolazione delle procedure per garantire l’approvazione dei progetti, a discapito della trasparenza amministrativa.

Le accuse di corruzione e falso si concentrano anche sul patrocinio deliberato da Sala e Tancredi a favore dello studio di Marinoni, che, secondo i pm, avrebbe rappresentato un modo per aggirare le regole urbanistiche e facilitare un piano di affari occulto. Questo piano avrebbe permesso di realizzare agglomerati edilizi in aree strategiche della città, coinvolgendo finanziatori privati a discapito dell’interesse pubblico.

Reazioni politiche e futuro dell’amministrazione

In un contesto così delicato, il Partito Democratico, di cui Sala è esponente, ha espresso sostegno al sindaco. Il segretario del PD milanese, Alessandro Capelli, ha dichiarato che il partito continuerà a supportare il lavoro di Sala, mentre si attende l’evoluzione della situazione legale. Questa posizione riflette un tentativo di mantenere la stabilità politica in un momento di crisi, sottolineando l’importanza della fiducia nella magistratura.

L’indagine ha messo in luce un sistema complesso di relazioni tra amministrazione pubblica e interessi privati, con accuse di corruzione che minacciano di compromettere la reputazione dell’amministrazione cittadina. Milano, nota per la sua vivacità economica e per i progetti innovativi, si trova ora a dover affrontare interrogativi sulla trasparenza e l’integrità delle sue istituzioni.

Il 21 luglio, Sala è atteso in Consiglio comunale per riferire sulla situazione. Le dinamiche interne all’amministrazione e le reazioni politiche saranno cruciali nei prossimi mesi, mentre si attende di conoscere l’esito delle decisioni del gip e le eventuali conseguenze per i protagonisti di questa vicenda.

In conclusione, la questione dell’urbanistica a Milano non è solo locale, ma tocca temi nazionali e internazionali legati alla sostenibilità, alla speculazione edilizia e al diritto alla città. L’inchiesta su Sala e gli altri indagati rappresenta un campanello d’allarme sullo stato della governance urbana e sulla necessità di maggiore trasparenza e responsabilità nell’amministrazione della cosa pubblica. Le implicazioni di questa inchiesta potrebbero avere ripercussioni significative sul futuro politico di Sala e sull’intera amministrazione comunale, mentre la città attende un chiarimento definitivo su una vicenda che ha già sollevato forti polemiche e preoccupazioni tra i cittadini e gli attori economici.