Un drammatico errore: uomo si suicida convinto di aver ucciso due turisti in un incidente stradale, ma erano illesi

Matteo Rigamonti

Luglio 17, 2025

Un evento drammatico ha scosso la città di Como lunedì scorso, quando un giovane di 27 anni, convinto di aver causato la morte di una coppia di turisti in un incidente stradale, ha compiuto l’estremo gesto di lanciarsi da un viadotto. Questo tragico episodio ha messo in luce non solo la pericolosità delle strade locali, ma anche le fragilità psicologiche che possono emergere in situazioni di crisi.

La dinamica dell’incidente

L’incidente è avvenuto in via Torno, una delle strade più trafficate di Como, nota per le sue curve pericolose. Il giovane ha perso il controllo della sua auto, impattando frontalmente con un veicolo in cui si trovava una coppia di turisti tedeschi. L’impatto è stato violento, e il 27enne, in preda al panico, ha aperto la portiera della sua auto e si è lanciato nel vuoto, convinto di aver ammazzato i due turisti. Fortunatamente, i turisti sono risultati illesi.

L’intervento dei soccorsi

Il volo del giovane si è concluso su una terrazza sottostante, dove è stato soccorso dal personale del 118. Grazie alla rapidità dell’intervento, i soccorritori sono riusciti a stabilizzare le sue condizioni e trasportarlo d’urgenza all’ospedale Sant’Anna di Como. Le sue condizioni sono critiche, ma i medici stanno facendo il possibile per monitorarlo e stabilizzarlo.

Riflessioni sulla salute mentale e sicurezza stradale

Il gesto disperato del giovane ha sollevato interrogativi sulla sua condizione psicologica. Fonti vicine a lui hanno rivelato che aveva già affrontato problemi di gestione dello stress e ansia. Questo aspetto ha aperto una riflessione più ampia sulle conseguenze psicologiche degli incidenti stradali, non solo per i coinvolti, ma anche per i testimoni e le famiglie. È fondamentale fornire supporto psicologico in situazioni di emergenza per affrontare il trauma e prevenire comportamenti autolesionistici.

Inoltre, la comunità locale ha espresso solidarietà e preoccupazione per la sicurezza stradale. Molti cittadini hanno chiesto interventi delle autorità, come l’installazione di segnali di avvertimento e limiti di velocità più rigorosi, per prevenire futuri incidenti.

La vicenda di Como è un triste promemoria delle insidie delle strade e della necessità di affrontare le questioni legate alla salute mentale. La speranza è che eventi come questo possano stimolare una riflessione collettiva sulla sicurezza stradale e sull’importanza di supportare chi vive situazioni traumatiche, affinché simili incidenti possano essere evitati in futuro.