La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, uno dei festival di cinema più prestigiosi al mondo, si avvicina alla sua 82esima edizione, prevista dal 27 agosto al 6 settembre 2025. Diretta da Alberto Barbera, la manifestazione annuale continua a rappresentare un punto di riferimento per il settore cinematografico, accogliendo opere innovative e stimolanti da tutto il mondo. Tra le varie sezioni della Mostra, il Concorso Internazionale di Orizzonti Corti si distingue per la sua attenzione ai cortometraggi e ai lavori emergenti. Quest’anno, la selezione ha portato alla scelta di quattordici opere che saranno presentate in anteprima mondiale, ognuna delle quali concorrerà per il prestigioso Premio Orizzonti, assegnato dalla Giuria della sezione.
Queste quattordici opere rappresentano una vera e propria antologia di talenti, coinvolgendo diciannove Paesi e abbracciando una varietà di stili e narrazioni. L’Italia, che da sempre ha un ruolo significativo nel panorama cinematografico, è presente con due cortometraggi che promettono di catturare l’attenzione del pubblico e della critica.
i cortometraggi italiani in concorso
“Kushta Mayn, La mia Costantinopoli” di Nicoló Folin: Questo lavoro si propone di esplorare le complesse identità culturali e storiche di Costantinopoli, una città che ha vissuto innumerevoli trasformazioni nel corso dei secoli. Con un cast che include Roberto Citran e Leo Folin, il film si distingue per la sua narrazione visiva evocativa e per la profondità dei temi trattati.
“Rukeli” di Alessandro Rak: Un’opera di animazione che affronta tematiche universali attraverso un linguaggio visivo originale. Con una durata di soli cinque minuti, “Rukeli” riesce a trasmettere emozioni e significati complessi in un tempo limitato, dimostrando come l’animazione possa essere un potente mezzo di espressione e comunicazione.
opere internazionali in evidenza
Tra gli altri cortometraggi in concorso, spiccano opere come:
- “Norheimsund” di Ana Alpizar: Presenta una storia ricca di significato e intensa, esplorando temi di identità e appartenenza attraverso un cast diversificato proveniente da Cuba e dagli Stati Uniti.
- “Merrimundi” di Niles Atallah: Utilizza l’animazione per raccontare una storia unica dal Cile, sfidando le convenzioni narrative tradizionali.
- “La ligne de vie” di Hugo Becker e “Je crois entendre encore” di Constance Bonnot: Entrambi provenienti dalla Francia, affrontano questioni esistenziali attraverso stili narrativi distintivi.
l’importanza della sezione orizzonti
Il Concorso di Orizzonti Corti non si limita a presentare opere in competizione; include anche un cortometraggio Fuori Concorso, “Rukeli”. Questa scelta evidenzia l’importanza di dare visibilità a opere meritevoli, contribuendo così alla promozione di artisti e progetti di valore. Un altro cortometraggio che suscita curiosità è “Saint Simeon” di Olubunmi Ogunsola, un’opera nigeriana che esplora temi di spiritualità e identità attraverso una narrazione potente.
L’animazione gioca un ruolo fondamentale in questa selezione, con opere come “Praying Mantis” di Joe Hsieh e “Coyotes” di Said Zagha, che combinano tecniche visive innovative a storie coinvolgenti. La varietà di nazionalità rappresentate nei cortometraggi in concorso, tra cui Germania, Belgio, Cina, Nuova Zelanda e Ucraina, riflette la crescente globalizzazione del cinema e l’importanza di dare voce a diverse culture e storie.
La selezione di quest’anno per il Concorso Orizzonti Corti della Mostra di Venezia non solo celebra la creatività e l’innovazione dei filmmaker contemporanei, ma sottolinea anche l’importanza di piattaforme internazionali per la promozione di opere che potrebbero altrimenti rimanere nell’ombra. Con l’attenzione crescente verso il cortometraggio come forma d’arte, ci aspettiamo che queste opere stimolino conversazioni e riflessioni significative nel pubblico e tra i professionisti del settore.