Affitti brevi: Cleanbnb chiede una regolamentazione equilibrata contro gli attacchi ideologici

Matteo Rigamonti

Luglio 18, 2025

Nel dibattito attuale sugli affitti brevi, la questione della regolamentazione sta suscitando un acceso confronto. Francesco Zorgno, presidente di Cleanbnb, uno dei principali property manager italiani, ha recentemente espresso preoccupazioni riguardo alle politiche restrittive che si stanno diffondendo nel settore. Con oltre 3.100 appartamenti gestiti in esclusiva e una presenza in più di 100 località italiane, Cleanbnb ha una visione chiara: è fondamentale trovare un equilibrio nelle normative, piuttosto che subire un attacco ideologico verso un settore che ha raggiunto una maturità e professionalità senza precedenti.

l’impatto delle politiche restrittive

Zorgno ha sottolineato che le politiche restrittive non solo danneggiano i professionisti seri del settore, ma favoriscono anche l’emergere dell’abusivismo. “Queste misure – ha dichiarato – danneggiano chi opera nel rispetto delle regole, portando a una diminuzione della trasparenza e, di conseguenza, a minori entrate per lo Stato e per i Comuni”. La sua analisi è supportata da dati concreti, considerando che il settore degli affitti brevi ha registrato un notevole sviluppo negli ultimi dieci anni, evolvendosi attraverso un continuo confronto con il mercato.

la necessità di una regolamentazione equilibrata

Zorgno ha evidenziato il rischio di un ritorno a pratiche obsolete, che richiamano a un’epoca in cui la regolamentazione era carente e il settore operava in modo anarchico. “L’approccio punitivo, come dimostrano le esperienze di New York e Barcellona, non porta ai risultati sperati”, ha sottolineato. La gestione degli affitti brevi deve quindi essere orientata verso una regolamentazione sana e costruttiva, in grado di supportare un ecosistema professionale già ben avviato.

dati significativi del settore

I dati parlano chiaro: nel primo semestre del 2025, Cleanbnb ha gestito ben 62.994 soggiorni, con un incremento del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli incassi hanno superato i 23 milioni di euro, evidenziando un aumento dell’8%. Questi numeri riflettono una domanda in costante crescita e una gestione dell’offerta sempre più efficiente e attenta alle esigenze dei clienti. La società ha investito notevolmente nell’ottimizzazione delle operazioni, puntando a:

  1. Massimizzare i tassi di occupazione
  2. Migliorare l’esperienza degli ospiti
  3. Ascoltare e integrare le recensioni e i suggerimenti ricevuti

L’evoluzione del mercato degli affitti brevi è evidente anche nella composizione del portafoglio di Cleanbnb. Sempre più proprietari decidono di affidare i propri immobili a gestori professionali, attratti dalla possibilità di valorizzare i loro beni e garantirne una redditività continuativa e sostenibile.

il futuro degli affitti brevi

Zorgno ha sottolineato che la selezione naturale del mercato porta all’emergere di operatori capaci di mantenere standard elevati, mentre i gestori improvvisati tendono a scomparire. “Questa trasformazione è positiva e deve essere sostenuta, non ostacolata”, ha affermato. Nonostante l’adozione di misure restrittive possa sembrare una soluzione semplice, Zorgno avverte che queste scelte potrebbero avere conseguenze devastanti per l’economia delle città italiane.

Il presidente di Cleanbnb ha messo in luce il ruolo cruciale degli affitti brevi professionali nel riqualificare gli immobili, nel ripopolare i centri storici e nell’alimentare l’indotto economico delle aree urbane. “Danneggiare il settore – ha avvertito – significa privare l’Italia di una risorsa fondamentale che i turisti cercano e desiderano”.

Cleanbnb ha sempre sostenuto la necessità di una regolamentazione efficace del settore, ma Zorgno ha chiarito che non possono essere accettate limitazioni indiscriminate. “Il mercato degli affitti brevi è funzionale, crea posti di lavoro e contribuisce in modo significativo all’economia”, ha ribadito. L’approccio da adottare deve essere di cooperazione tra gestori professionali, associazioni di categoria e istituzioni, con l’obiettivo di lavorare insieme per una regolamentazione che sia sana e sostenibile.

In un panorama in continua evoluzione, è fondamentale che il settore degli affitti brevi venga considerato con la giusta attenzione e rispetto, evitando di cadere nella trappola di normative punitive che rischiano di minare la sua crescita e la sua professionalità. La sfida per il futuro è quella di trovare un equilibrio tra le esigenze di regolamentazione e la necessità di un mercato dinamico e prospero.