Il panorama industriale europeo sta vivendo una fase di grande incertezza, con il settore delle fonderie, rappresentato da Assofond, che si trova a fronteggiare sfide significative. Il presidente di Assofond, Fabio Zanardi, ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’impatto di un dazio generalizzato del 30% su tutti i prodotti europei esportati negli Stati Uniti, previsto per il 1° agosto. Questo provvedimento colpirà anche i prodotti non già interessati dai precedenti dazi del 50% su acciaio e alluminio, rappresentando un ulteriore ostacolo per un’industria già in difficoltà.
l’impatto delle politiche commerciali
Zanardi ha messo in evidenza che il rischio principale non risiede tanto nell’impatto diretto sulle esportazioni, già ridotte a causa di costi di produzione elevati, ma piuttosto negli effetti indiretti che tali misure possono avere sull’intero settore. Negli ultimi anni, l’export di getti ferrosi dall’Italia verso gli Stati Uniti ha subito un drastico calo, fermandosi a 22.000 tonnellate nel 2024, un -66% rispetto all’anno precedente. Le fonderie italiane, che contano quasi 900 imprese e oltre 23.000 addetti, si trovano ora a dover affrontare un mercato sempre più competitivo, limitando la loro capacità di esportare prodotti di nicchia ad alto valore aggiunto.
proposte per affrontare la crisi
Durante l’ultima assemblea di Assofond, Zanardi ha sottolineato l’urgenza di interventi mirati per affrontare la crisi. Le proposte avanzate dall’associazione si articolano in quattro punti fondamentali:
Riduzione dei costi energetici: L’industria europea sta affrontando un’emergenza energetica dal 2021, con il prezzo dell’elettricità legato a quello del gas. È cruciale disaccoppiare il costo dell’elettricità da quello del gas per garantire una maggiore competitività alle aziende del settore.
Semplificazione normativa: La complessità del quadro regolatorio europeo rappresenta un ostacolo significativo, specialmente per le piccole e medie imprese (PMI). Strumenti come il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) non hanno raggiunto l’obiettivo di proteggere le fonderie dalla concorrenza sleale e potrebbero aumentare i costi di produzione.
Garanzia di accesso alle materie prime critiche: La crescente dipendenza da paesi extra-Ue per le materie prime critiche rappresenta un rischio strategico. È necessaria una strategia di approvvigionamento più robusta e sicura.
Sostegno all’innovazione delle imprese: Le PMI del settore fonderie necessitano di un accesso facilitato a fondi per promuovere l’innovazione, la digitalizzazione e l’efficienza energetica, aspetti fondamentali per mantenere la competitività e garantire un futuro sostenibile.
l’importanza delle fonderie per l’economia europea
Zanardi ha ribadito l’importanza delle fonderie come parte integrante delle fondamenta industriali europee. La loro capacità di innovare e adattarsi è fondamentale per la crescita economica del continente. L’industria delle fonderie non è solo un settore produttivo, ma rappresenta anche un patrimonio culturale e tecnico che merita di essere protetto e valorizzato.
In un contesto globale sempre più complesso, è essenziale che l’Unione Europea si muova in modo coordinato per affrontare le sfide del mercato. Le decisioni politiche devono trasformarsi in azioni concrete per difendere l’industria europea e garantire un futuro prospero per le fonderie e per l’intero settore manifatturiero. La risposta alle attuali difficoltà economiche non può essere procrastinata: è il momento di agire.