Furto dell’aragosta e aggressione: il ristoratore di Ponza dopo lo scontrino da 923 euro

Matteo Rigamonti

Luglio 18, 2025

La splendida isola di Ponza, rinomata per le sue acque cristalline e la gastronomia marina, è tornata alla ribalta a causa di un episodio sgradevole che ha coinvolto il ristorante “Il Rifugio dei Naviganti”. Questo locale era già stato oggetto di attenzione per uno scontrino da ben 923 euro, relativo a un pranzo per quattro persone. Ora, la storia si arricchisce di un nuovo capitolo clamoroso: un furto di aragosta che ha portato a un’aggressione.

Il titolare del ristorante, Mario Coppa, ha raccontato l’accaduto all’edizione romana di Repubblica. Secondo la sua testimonianza, un gruppo di turisti, presumibilmente americani, ha tentato di rubare un’aragosta di 5 chilogrammi dal grande acquario del ristorante. Questo acquario non è solo una caratteristica decorativa del locale, ma rappresenta anche il legame diretto con la freschezza del pescato, un elemento fondamentale per la qualità dei piatti proposti.

come è avvenuto il furto

Coppa ha spiegato che, dopo aver notato il gesto sconsiderato dei turisti, ha deciso di seguire le gocce d’acqua che si allontanavano dall’acquario. La sua ricerca lo ha portato in via Banchina, a circa 150 metri dal ristorante, dove è scattata la colluttazione tra lui e i giovani turisti, descritti come aventi un’età compresa tra i 25 e i 30 anni.

  1. Il titolare ha denunciato di essere stato afferrato alle spalle.
  2. Ha ricevuto diversi colpi, compresi calci, non solo dal giovane che portava l’aragosta, ma anche da altri membri del gruppo.
  3. In un momento di esasperazione, Coppa ha reagito lanciando una sedia, colpendo uno dei ragazzi che si era intromesso per difenderlo.

La situazione è rapidamente degenerata, e la responsabile del locale, M. P., ha subito un trauma addominale e un trauma cranico lieve. È stata trasportata prima al poliambulatorio di Ponza e poi in elicottero all’ospedale Goretti di Latina per accertamenti.

riflessioni sulla sicurezza a ponza

L’episodio ha sollevato numerose domande sulla sicurezza dei ristoratori e dei turisti sull’isola. Ponza è una meta molto ambita durante la stagione estiva, attirando visitatori da tutto il mondo. Tuttavia, un fatto del genere getta un’ombra su questa immagine idilliaca. Il ristoratore ha poi sporto denuncia ai carabinieri di Formia, sperando che venga fatta giustizia e che episodi simili possano essere evitati in futuro.

Un aspetto interessante di questa vicenda è il destino dell’aragosta. Nonostante il furto, Coppa ha rivelato che l’animale era ancora vivo quando è stato recuperato. In un gesto di pietà, ha deciso di liberarlo invece di rimetterlo nell’acquario. “In questa tremenda storia almeno possiamo dire che un vincitore c’è stato”, ha commentato Coppa, sottolineando il suo rispetto per la vita marina.

il comportamento dei turisti e la cultura gastronomica

Questo episodio ha sollevato anche questioni più ampie riguardo al comportamento di alcuni turisti. Non è raro sentire storie di comportamenti inadeguati da parte di visitatori che, forse presi dall’entusiasmo o dall’ignoranza, non rispettano le norme e le tradizioni locali. La questione del rispetto per la cultura gastronomica e la vita marina è fondamentale, specialmente in un luogo come Ponza, dove la comunità locale si è sempre battuta per preservare la propria identità.

Mario Coppa ha espresso la sua frustrazione per quanto accaduto, ma ha anche sottolineato l’importanza di continuare a lavorare per il bene del ristorante e della comunità. La gastronomia di Ponza è un patrimonio da preservare, e ogni ristoratore si sente responsabile non solo per il proprio locale, ma anche per la promozione di un turismo consapevole e rispettoso.

L’episodio del furto dell’aragosta e dell’aggressione a Coppa è un richiamo alla responsabilità di tutti: residenti e turisti devono collaborare per garantire un ambiente sicuro e rispettoso. La speranza è che situazioni come queste non si ripetano, e che Ponza possa continuare a essere una meta di eccellenza gastronomica e culturale, dove il rispetto e la convivialità regnino sovrani.