Allerta bomba sul traghetto a Livorno: passeggeri bloccati e nave da crociera in attesa

Matteo Rigamonti

Luglio 19, 2025

Un allarme bomba ha scatenato il panico nel porto di Livorno, dove la nave passeggeri Zeus Palace, diretta a Palermo, stava per partire. La partenza, prevista per le 18.30, è stata bloccata a seguito di una telefonata anonima ricevuta dagli uffici romani della compagnia armatrice Grimaldi, che segnalava la presenza di un ordigno esplosivo a bordo. Questo ha attivato immediatamente un protocollo di emergenza.

Risposta immediata delle autorità

Le autorità locali, inclusa la Questura, hanno reagito prontamente. Intorno alle 19, sono state avviate le procedure di sicurezza, mobilitando un ampio dispiegamento di mezzi di soccorso. Tra questi, il personale del 118, i vigili del fuoco e numerose forze dell’ordine sono stati rapidamente inviati sul posto. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha confermato l’attivazione del sistema regionale per le maxiemergenze attraverso i social media, dichiarando: «Attivato il sistema regionale maxiemergenze per un allarme bomba su un traghetto al porto di Livorno. Verifiche in corso, sul posto i nostri sanitari, Capitaneria di Porto, Forze dell’Ordine, Autorità di sistema portuale».

Momenti di tensione a bordo

Questa situazione ha generato tensione tra i passeggeri, costretti a rimanere a bordo mentre le autorità conducevano le operazioni di verifica. Circa un migliaio di persone si trovava sulla nave, lunga 212 metri e larga 25, con una capacità massima di 1.720 passeggeri. Gli animi si sono surriscaldati con il passare del tempo, trasformando l’attesa in una spirale di ansia e preoccupazione.

Nel frattempo, una nave da crociera, in attesa in rada, potrebbe dover occupare il posto della Zeus Palace qualora questa non fosse potuta partire a causa dell’emergenza. Questo ha ulteriormente aumentato la frustrazione dei viaggiatori, che già si sentivano impazienti e incerti riguardo al loro viaggio.

Verifiche e esito finale

Le operazioni di controllo hanno richiesto tempo e precisione. I team di esperti hanno esaminato ogni angolo della nave per verificare l’effettiva presenza dell’ordigno segnalato. Fino a quel momento, non vi erano indicazioni che suggerissero la veridicità della chiamata anonima. Infatti, nel tardo pomeriggio, la Questura ha comunicato che le prime verifiche a bordo della nave hanno dato esito negativo: non è stato trovato alcun ordigno.

Il protocollo messo in atto ha evidenziato l’importanza della preparazione e della risposta rapida in situazioni di emergenza. Livorno, uno dei porti più strategici d’Italia, è spesso teatro di eventi significativi, rendendo la sicurezza una priorità per le autorità locali. L’azione immediata delle forze dell’ordine e dei soccorsi ha dimostrato come, in situazioni di crisi, la collaborazione tra le diverse autorità possa fare la differenza.

Inoltre, non è raro che situazioni come questa portino a ripercussioni più ampie, non solo per i passeggeri coinvolti, ma anche per il traffico marittimo e per l’operatività del porto. Le navi in attesa devono rimanere in rada, e le operazioni di carico e scarico delle altre imbarcazioni possono subire ritardi significativi, con un impatto economico non trascurabile.

Le indagini sull’origine della telefonata anonima sono già in corso, e le autorità stanno lavorando per identificare il responsabile di questo allarme infondato. In attesa di chiarimenti e di un ritorno alla normalità, i passeggeri della Zeus Palace, dopo ore di attesa e apprensione, possono finalmente sperare di riprendere il loro viaggio verso Palermo, portando con sé una storia che sicuramente ricorderanno a lungo.