Nel cuore della Campania, il Festival di Giffoni, giunto alla sua 55ª edizione, si conferma come un’importante piattaforma per la crescita culturale e sociale delle nuove generazioni. Quest’anno, il tema centrale del festival è “Diventare umani”, un argomento di grande attualità e rilevanza, soprattutto in un periodo storico segnato da crisi e conflitti. A prendere parte a questo dibattito è stato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il quale ha condiviso la sua visione sui cambiamenti che stanno interessando i giovani e la società contemporanea.
le difficoltà delle nuove generazioni
Durante il suo intervento, De Luca ha sottolineato le difficoltà che le nuove generazioni incontrano nel riuscire a “essere umani”, evidenziando le rotture generazionali che hanno reso sempre più complicata la trasmissione di valori fondamentali. “È molto difficile ‘essere umani’ per le giovani generazioni”, ha affermato il presidente, “perché si sono determinate delle rotture generazionali”. Le parole di De Luca risuonano come un campanello d’allarme, una chiamata all’azione per tutti coloro che hanno a cuore il futuro dei giovani.
l’impatto dei social media
Il presidente ha messo in luce il ruolo spesso devastante dei social media nella vita quotidiana, sottolineando come questi strumenti, sebbene possano favorire la comunicazione, possano anche portare a forme di alienazione e disconnessione dalla realtà. “C’è un ruolo a volte devastante dei social in termini di alienazione, di allontanamento dalla vita reale”, ha dichiarato. Questa affermazione non è nuova e trova riscontro in numerosi studi che evidenziano l’impatto dei social media sulla salute mentale e sul benessere dei giovani. L’eccessiva esposizione a contenuti digitali e il confronto costante con le immagini idealizzate di vita altrui possono generare frustrazione e insoddisfazione.
la crisi dei valori umani
De Luca ha poi accennato all’esplosione di nuove forme di violenza a livello globale, un fenomeno che ha assunto dimensioni preoccupanti negli ultimi anni. “Ormai il diritto internazionale non conta più nulla”, ha affermato, ponendo l’accento su come le Nazioni Unite, un tempo considerato il faro della diplomazia internazionale, sembrino sempre più impotenti di fronte ai conflitti che affliggono il pianeta. Il riferimento al genocidio di Gaza e alla guerra in Ucraina ha colpito profondamente il pubblico presente, ricordando a tutti noi la necessità di mantenere viva la coscienza umana di fronte a tali atrocità.
Inoltre, De Luca ha messo in evidenza la tragica situazione in molte nazioni africane, dove centinaia di migliaia di persone perdono la vita in conflitti dimenticati dal resto del mondo. “Ci sono l’80% di donne violentate in alcuni conflitti”, ha sottolineato, evidenziando una realtà spesso trascurata dai media mainstream. Questi dati scioccanti pongono l’accento sulla necessità di una maggiore attenzione e azione da parte della comunità internazionale per affrontare le ingiustizie che colpiscono le popolazioni più vulnerabili.
La riflessione di De Luca invita a considerare il mondo contemporaneo come un luogo in cui i valori umani fondamentali sono messi a dura prova. “Davvero sembra che il mondo stia arrivando verso uno stato di natura”, ha affermato, un pensiero che richiama alla mente le teorie di Thomas Hobbes sulla natura umana e sulla necessità di un contratto sociale per mantenere l’ordine e la civiltà. La sua visione è chiara: per superare questa crisi di valori, è fondamentale “riprendere un cammino” verso la riaffermazione dei principi umani permanenti.
la necessità del dialogo
Ma come si può intraprendere questo cammino? De Luca ha offerto una risposta chiara: “Non c’è altra strada che il dialogo tenace”. In un’epoca in cui il conflitto e la divisione sembrano prevalere, il dialogo diventa un elemento cruciale per la costruzione di ponti tra le generazioni e le culture. La comunicazione aperta e sincera può contribuire a ricostruire legami e a promuovere una maggiore comprensione reciproca.
Il messaggio di De Luca sarà sicuramente un tema centrale durante il festival, dove giovani e adulti si incontrano per discutere, riflettere e condividere esperienze. Giffoni, con la sua tradizione di promuovere il cinema e l’arte come strumenti di cambiamento sociale, rappresenta un contesto ideale per avviare conversazioni significative su questi temi importanti.
In questo contesto, il ruolo dei giovani è essenziale. Sono loro i protagonisti di questo processo di riaffermazione dei valori umani. La loro energia, la loro creatività e il loro desiderio di cambiamento possono rappresentare una forza potente per affrontare le sfide del presente e del futuro. La speranza è che, attraverso eventi come il Festival di Giffoni, si possa alimentare in loro una consapevolezza critica e una volontà di agire, affinché possano diventare non solo cittadini del mondo, ma anche custodi dei valori umani che devono guidare la nostra società verso un futuro migliore.