Ryan Reynolds racconta la storia degli eroi dimenticati del regno animale

Giada Liguori

Luglio 19, 2025

Negli ultimi cent’anni, National Geographic ha affascinato il pubblico con documentari che mettono in luce i grandi protagonisti del regno animale. Leoni, elefanti e balene sono stati celebrati come i veri sovrani della natura, ma cosa dire degli animali meno noti, di quelli che vivono all’ombra delle stelle? Creature come le larve che brillano nel buio o i lamantini che galleggiano grazie alle loro flatulenze sono stati finalmente messi in evidenza grazie a “Underdogs”, una nuova serie in cinque episodi narrata da Ryan Reynolds, ora disponibile su Disney+.

La serie, prodotta dalla pluripremiata Wildstar Films, rappresenta un mix di umorismo irriverente e rigore scientifico. Dan Rees, showrunner e produttore esecutivo, ha dichiarato: “Volevamo che questo lavoro divertisse e stupisse in egual misura”. La selezione degli animali è stata condotta con grande attenzione, puntando su veri outsider: creature strane, trascurate o addirittura malviste, ma che rivelano comportamenti sorprendenti e unici.

La voce degli animali minori

L’idea di dare voce a questi animali minori è emersa direttamente sul campo. Rees racconta: “Se devo dirla tutta, i leoni dormono 22 ore al giorno: sono noiosissimi! Gli animali più piccoli, al contrario, sono sempre in movimento e si danno da fare. Quelli ci stupivano sempre. Così ci siamo detti: dobbiamo dare ai panchinari la loro occasione”. Questa visione ha portato a una celebrazione di creature spesso dimenticate, mostrando al pubblico che anche i più piccoli possono avere storie incredibili da raccontare.

Con l’ingresso di Ryan Reynolds nel progetto, la serie ha guadagnato ulteriore visibilità. “Abbiamo puntato alto con Reynolds, pensando che una star di quel calibro neanche l’avremmo raggiunta. Invece, è venuto fuori che è un grande fan del National Geographic e l’idea gli è andata subito a genio”, ha commentato Rees. La combinazione della serietà della ricerca scientifica e del talento comico di Reynolds offre un risultato straordinario: “Quel tipo fa ridere anche se legge l’elenco telefonico!”, ha scherzato il produttore.

Episodi e tematiche

Ogni episodio di “Underdogs” esplora una diversa strategia di sopravvivenza nel regno animale. Ecco alcuni degli episodi più significativi:

  1. Terrible Parents: Analizza le scelte genitoriali discutibili di alcuni animali, come i koala che nutrono i loro piccoli con le proprie feci.
  2. Sexy Beasts: Un bowerbird australiano di nome Sebastian cerca di conquistare una femmina esibendo una collezione di oggetti di scarto, tra cui manette giocattolo.

Questi episodi non solo divertono, ma offrono anche uno sguardo unico e affascinante sul comportamento animale, dimostrando che la realtà può spesso superare la fantasia.

Un messaggio di sensibilizzazione

Il cuore della serie è ancorato al comportamento animale reale, con ogni affermazione scientificamente verificata e accurata. Non ci sono animazioni o trucchi: la comicità nasce dalla verità, dalla bizzarria e dall’unicità delle vite di questi animali. La serie invita a riflettere su quanto sia importante dare spazio anche ai personaggi secondari e lontani dai riflettori.

La produzione di “Underdogs” non è solo un divertimento, ma un progetto che mira a sensibilizzare il pubblico sulla biodiversità e sull’importanza di ogni creatura nel nostro ecosistema. Le vite di questi outsider, ricche di umorismo e stravaganza, ci ricordano che ogni animale ha un ruolo fondamentale da svolgere nella rete della vita.

Le reazioni del pubblico sono state entusiastiche, e la domanda sorge spontanea: ci sarà spazio per una seconda stagione? “Ci sarebbe materiale per girarne infinite!”, ha scherzato il produttore, lasciando intendere che l’universo degli animali trascurati offre un’infinità di storie da raccontare.

In un mondo in cui spesso si tende a glorificare solo i grandi e potenti, “Underdogs” emerge come un inno alla diversità e all’importanza di ogni creatura, per quanto piccola o strana possa sembrare. Con la guida di Ryan Reynolds e la solidità di National Geographic, la serie non solo intrattiene, ma educa e ispira, aprendo la strada a una nuova comprensione del regno animale e alla rivalutazione degli “underdogs” che meritano di essere conosciuti e apprezzati.