Chirurgo sospeso sorpreso a operare in casa: il clamoroso intervento da 500 euro e le dichiarazioni ai carabinieri

Matteo Rigamonti

Luglio 20, 2025

Carlo Bravi, un chirurgo plastico di 73 anni, è tornato a far parlare di sé per un episodio che ha sollevato forti preoccupazioni nel campo della chirurgia estetica. Sospeso dalla professione per motivi legali, Bravi è stato sorpreso dai carabinieri del Nas mentre eseguiva un intervento di otoplastica in un appartamento privato nel quartiere Quadraro di Roma. La paziente, una giovane transessuale brasiliana di 22 anni, aveva pagato circa 500 euro per l’operazione, somma destinata a essere divisa tra il chirurgo, la sua assistente e il proprietario dell’immobile.

condizioni igieniche allarmanti

Le condizioni in cui si svolgeva l’intervento erano a dir poco inquietanti. I carabinieri hanno trovato un ambiente sporco e disordinato, privo delle minime garanzie igieniche necessarie per un’operazione chirurgica. Dopo l’intervento, la paziente è stata trasportata in codice rosso al Policlinico Umberto I, sebbene non fosse in pericolo di vita. Questa situazione ha acceso un campanello d’allarme sulla sicurezza delle pratiche mediche clandestine.

strategie di evasione

Bravi, consapevole delle conseguenze legali delle sue azioni, aveva messo in atto diverse strategie per eludere i controlli delle autorità. Utilizzava l’auto della sua assistente, un’ex infermiera di 65 anni, e prima di raggiungere l’appartamento effettuava diversi giri attorno al palazzo per non destare sospetti. Entrambi sono stati denunciati dai carabinieri durante il blitz. Quando interrogato, Bravi ha cercato di minimizzare la situazione affermando che stava semplicemente “togliendo una cisti”. Tuttavia, le evidenze raccolte dimostrano chiaramente l’intento di esercitare la professione nonostante la sospensione.

un passato controverso

La carriera di Bravi è segnata da numerose controversie. È attualmente coinvolto in diverse indagini, tra cui un caso di omicidio colposo legato alla morte di Simonetta Kalfus, deceduta dopo un intervento di liposuzione. Altri casi gravi includono un intervento effettuato contro la volontà di una paziente, per il quale Bravi è accusato di sequestro di persona e lesioni aggravate. Nel settembre 2023, è stato condannato a un anno di reclusione per lesioni colpose aggravate.

La scoperta dell’operazione clandestina ha portato a nuove indagini da parte della procura, che sta valutando un inasprimento delle misure cautelari. L’ex infermiera coinvolta ha mostrato segni di preoccupazione durante il controllo, e ci sono sospetti che abbia partecipato in passato ad altri interventi simili.

La situazione di Carlo Bravi è in continua evoluzione, con la possibilità di misure più severe, incluso l’arresto. Questo caso solleva interrogativi sulla sicurezza dei pazienti e sulla necessità di una maggiore vigilanza nelle pratiche mediche, soprattutto in un settore delicato come quello della chirurgia estetica. La salute e la sicurezza dei pazienti devono essere sempre al primo posto, e episodi come quello di Bravi non possono essere tollerati in una società che si propone di tutelare il benessere dei suoi cittadini.