Divario salari uomo-donna in banca: l’Italia si distingue con uno dei gap più bassi d’Europa

Giada Liguori

Luglio 20, 2025

Il divario salariale di genere nel settore bancario italiano continua a rappresentare una sfida significativa, nonostante i progressi rispetto ad altri paesi europei. Secondo un’analisi condotta dal Centro Studi Uilca, guidato da Orietta Guerra, questo divario è rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi dieci anni, attestandosi attualmente attorno al 23%. Sebbene la situazione italiana sia migliore rispetto a nazioni come Francia e Germania, dove il divario raggiunge rispettivamente il 32% e il 26%, le differenze tra i vari istituti bancari italiani sono marcate e richiedono attenzione.

analisi del divario salariale

L’analisi ha esaminato oltre venti istituti finanziari dell’Unione Europea, rivelando che il divario salariale di genere in Italia è diminuito solo leggermente rispetto al 2014, quando era al 22,4%. Nel 2024, i dati mostrano che i gruppi bancari italiani presentano un ampio spettro di differenze retributive:

  1. Sparkasse: 28,56%
  2. Monte dei Paschi di Siena: 11,35%
  3. Intesa Sanpaolo: 25,8%
  4. Credem: 24,29%
  5. Unicredit, Banco BPM e Bper: tra il 20% e il 14,54%

Questi numeri non sono solo statistiche; rappresentano la realtà quotidiana di molte lavoratrici italiane che continuano a lottare per la parità salariale. La disparità retributiva non si limita al settore bancario, ma si estende anche al comparto assicurativo. Qui, ad esempio, Reale Mutua presenta un divario del 29%, mentre il Gruppo Generali registra una differenza del 14%. Tali dati evidenziano l’importanza di un intervento mirato per affrontare e ridurre il gap retributivo di genere.

l’importanza della riduzione del divario

Il segretario generale Uilca, Fulvio Furlan, sottolinea l’importanza di ridurre il divario retributivo non solo per garantire l’indipendenza e l’autonomia delle donne, ma anche per prevenire forme di violenza economica, che sono una delle cause delle violenze di genere. La violenza economica può manifestarsi in molteplici forme, tra cui:

  • Controllo delle finanze familiari
  • Negazione di accesso a risorse economiche
  • Manipolazione dei salari

Affrontare il gap salariale è quindi una questione di giustizia sociale e di rispetto dei diritti umani.

misure in atto per colmare il divario

In risposta a queste sfide, molte banche e compagnie assicurative in Italia stanno adottando misure per colmare questa disparità. Questi interventi vengono spesso inseriti nei piani industriali delle aziende, con l’obiettivo di ridurre il divario salariale e valorizzare il personale femminile. Alcuni istituti stanno implementando politiche di diversità e inclusione, nonché programmi di mentoring e formazione specifica per le donne, al fine di sostenere la loro crescita professionale e garantire che possano aspirare a ruoli dirigenziali.

Tuttavia, nonostante questi sforzi, i progressi sono lenti e i dati attuali evidenziano che c’è ancora molta strada da fare. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente complicato la situazione, poiché molte donne sono state costrette a lasciare il mercato del lavoro o a ridurre le loro ore di lavoro per far fronte all’aumento delle responsabilità familiari. Questo ha avuto un impatto diretto sulla loro retribuzione e sulle opportunità di carriera, amplificando il divario salariale esistente.

Il monitoraggio dei progressi è essenziale per garantire che le politiche adottate siano efficaci. Ciò include la raccolta di dati disaggregati per genere, in modo da comprendere meglio le dinamiche salariali e identificare le aree in cui è necessario intervenire. Le aziende devono anche rendere pubblici i loro dati sul divario salariale, in modo che i lavoratori e il pubblico possano valutare i loro progressi e fare pressioni per un cambiamento.

Inoltre, è fondamentale che le istituzioni governative e le organizzazioni sindacali collaborino per promuovere leggi e normative che supportino l’uguaglianza salariale. Questo potrebbe includere l’introduzione di misure di trasparenza salariale, incentivi per le aziende che dimostrano progressi significativi nella riduzione del divario e sanzioni per quelle che non rispettano i principi di equità.

In conclusione, mentre il divario salariale di genere nel settore bancario italiano è tra i più bassi dell’Unione Europea, le disparità esistenti evidenziano la necessità di un impegno continuo e concertato per garantire la parità di trattamento tra uomini e donne. La strada è lunga, ma con il giusto approccio, è possibile costruire un futuro in cui il lavoro delle donne venga riconosciuto e valorizzato equamente.