Istituto nazionale tributaristi al centro della consultazione pubblica della Commissione Ue

Matteo Rigamonti

Luglio 20, 2025

L’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) ha recentemente partecipato a una consultazione pubblica indetta dalla Commissione Europea, focalizzandosi sulla revisione delle norme procedurali antitrust dell’Unione Europea. Questo intervento è cruciale in un contesto economico in continua evoluzione, dove la digitalizzazione ha profondamente cambiato il modo in cui le imprese e i professionisti operano. La Commissione ha ribadito l’importanza di un’applicazione rigorosa delle norme antitrust per tutelare non solo le imprese, ma anche i consumatori, favorendo la competitività nel mercato europeo.

necessità di revisione delle normative antitrust

Negli ultimi vent’anni, le normative antitrust hanno dimostrato la loro efficacia, ma l’emergere di nuove sfide, come l’adozione di tecnologie digitali e la crescente interconnessione dei mercati, ha reso necessario un riesame delle procedure esistenti. Il presidente dell’INT, Riccardo Alemanno, ha affermato che è fondamentale rivedere le norme procedurali collegate all’antitrust dell’UE per facilitare le indagini della Commissione e proteggere la concorrenza.

Alemanno ha messo in evidenza che la limitazione della concorrenza e le posizioni dominanti possono avere conseguenze negative per i cittadini consumatori, portando a situazioni monopolistiche che influenzano direttamente i prezzi e la qualità dei beni e dei servizi.

attenzione sulla direttiva 2018/958

L’INT ha anche richiamato l’attenzione sull’importanza delle norme antitrust in relazione alla direttiva 2018/958, che richiede un test di proporzionalità prima dell’adozione di nuove regolamentazioni per le professioni. Questa direttiva, recepita dall’Italia con il decreto legislativo 16 ottobre 2020, n. 142, rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore armonizzazione e protezione delle professioni.

Alemanno ha sottolineato che, sebbene ci sia un dibattito in corso riguardo alla riforma di vari settori professionali, è cruciale che le esigenze delle professioni organizzate in Ordini siano compatibili con quelle delle professioni che operano in associazioni professionali, come previsto dalla legge 4/2013. È vitale garantire un equilibrio nel panorama lavorativo, tutelando le diverse professionalità.

riforma dell’albo unico e inclusione delle professioni

Negli ultimi mesi, si è discusso di una bozza di legge delega al governo per la riforma del decreto istitutivo dell’albo unico dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Tuttavia, l’INT ha evidenziato che nel testo non si menzionano le professioni che operano in associazioni ai sensi della legge 4/2013, un punto cruciale poiché queste professioni rappresentano una parte significativa del panorama professionale italiano.

Alemanno ha dichiarato che intende scrivere al presidente del Consiglio e ai ministri competenti per richiedere l’inclusione della tutela delle prerogative delle professioni organizzate nella legge delega. Ha ricordato che i professionisti associativi non solo svolgono un ruolo attivo nel mercato del lavoro, ma contribuiscono anche al sistema previdenziale nazionale. Infatti, molti di questi professionisti versano i propri contributi alla Gestione separata dell’Inps, un ente previdenziale fondamentale per chi non ha una cassa autonoma.

In conclusione, la partecipazione dell’INT a questa consultazione pubblica rappresenta un’opportunità per influenzare le normative antitrust europee e riaffermare l’importanza di un sistema professionale equo. Il dialogo tra le istituzioni europee e le organizzazioni professionali è essenziale per costruire un futuro che rispetti le diversità delle professioni e promuova una concorrenza leale e sostenibile per tutti gli attori coinvolti.