Tragedia a Venezia: famiglia di turista riceve 4 milioni dopo la sentenza ribaltata per schiacciamento in gondola

Matteo Rigamonti

Luglio 20, 2025

La recente sentenza della Corte d’Appello di Venezia segna un importante cambiamento nel caso dell’incidente mortale avvenuto nel 2013, che ha coinvolto il criminologo tedesco Joachim Vogel. Questo tragico evento ha suscitato un ampio dibattito e una forte attenzione mediatica, culminando ora in un risarcimento di circa quattro milioni di euro per la famiglia di Vogel. Questo importo significativo riflette la gravità della situazione e le responsabilità attribuite ai vari attori coinvolti.

La dinamica dell’incidente

Il 17 agosto 2013, Joachim Vogel stava trascorrendo una giornata con la sua famiglia sul Canal Grande a bordo di una gondola. Tragicamente, mentre si trovavano in prossimità del ponte di Rialto, un vaporetto ha colpito la gondola, schiacciando la vittima. La Corte d’Appello, presieduta da Clotilde Parise e con il giudice estensore Guido Marzella, ha analizzato il caso con grande attenzione, arrivando a una decisione articolata in 84 pagine. Questa nuova sentenza rovescia la decisione del Tribunale del 2018, che aveva negato qualsiasi forma di risarcimento alla famiglia Vogel.

Le responsabilità attribuite

La consulenza tecnica obbligatoria, imposta dalla Corte di Cassazione nel 2021, ha giocato un ruolo cruciale nel determinare le responsabilità. Secondo le valutazioni degli esperti, le responsabilità sono state suddivise come segue:

  1. Gondoliere Stefano Pizzaggia: 15% di responsabilità, per non aver prestato attenzione alle condizioni di traffico e per un errore durante la manovra di emergenza.
  2. Actv: 55% di responsabilità, l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico a Venezia, già condannata per omicidio colposo.
  3. Daniele Forcellini: 30% di responsabilità, secondo gondoliere presente, il cui comportamento ha innescato manovre pericolose.

La sentenza ha anche confermato l’estraneità ai fatti del taxista acqueo Franco Ambrosi, già assolto nel processo penale, il quale riceverà il rimborso delle spese legali sostenute.

Risarcimento e impatti futuri

L’importo totale del risarcimento di quattro milioni di euro dovrà tenere conto delle somme già versate dalle compagnie assicurative Unipolsai e Generali. Dopo tali detrazioni, resteranno da corrispondere poco meno di due milioni di euro: 681.000 euro alla vedova di Vogel, Gundula Schaefer, e 410.000 euro a ciascuno dei tre figli. Le compagnie assicurative Reale Mutua e Generali dovranno manlevare i gondolieri e Actv dalle rispettive quote di responsabilità.

Questo incidente ha acceso un dibattito più ampio sulla sicurezza della navigazione nei canali di Venezia, che vedono un intenso traffico marittimo. La sentenza rappresenta un passo importante verso una maggiore responsabilità per le aziende e i professionisti coinvolti nella navigazione veneziana, con l’obiettivo di prevenire incidenti simili in futuro.

La storia di Joachim Vogel non è solo un caso legale, ma un triste promemoria dei rischi connessi alla navigazione in acque affollate e turistiche come quelle di Venezia. Mentre la famiglia continua a cercare giustizia, la sentenza della Corte d’Appello potrebbe fungere da catalizzatore per cambiamenti nelle normative di sicurezza, affinché simili tragedie non si ripetano. La questione della responsabilità nel trasporto pubblico acquatico è di fondamentale importanza e l’attenzione alle dinamiche di traffico e alla formazione dei professionisti coinvolti potrebbe portare a una navigazione più sicura per tutti.