La questione della tassa di soggiorno a Roma continua a destare preoccupazione tra i proprietari di strutture ricettive e gli operatori del settore. La situazione è particolarmente critica a causa del malfunzionamento della piattaforma Gecos, che risulta ancora bloccata e inaccessibile. Questo problema non solo compromette la possibilità di adempiere agli obblighi di legge, ma sta anche creando un clima di incertezza e frustrazione tra coloro che operano nel settore turistico romano.
Recentemente, il termine per la comunicazione e il versamento del contributo di soggiorno è stato prorogato dal 16 al 23 luglio 2025. Questa decisione è stata presa in parte grazie alle segnalazioni inviate da Aigab, l’Associazione italiana gestori affittacamere e bed & breakfast, che ha messo in evidenza i continui rallentamenti nel funzionamento del Portale Gecos. Tuttavia, nonostante questa proroga, il disservizio persiste e, ad oggi, molti operatori continuano a trovarsi nell’impossibilità di adempiere agli obblighi previsti dalla legge.
la frustrazione degli operatori del settore
In un’intervista rilasciata all’Adnkronos/Labitalia, i rappresentanti di Aigab hanno espresso il loro disappunto per la situazione attuale. “Non siamo messi in condizione di adempiere come naturalmente vorremmo – hanno dichiarato – agli obblighi previsti dalla legge. Nonostante le centinaia di segnalazioni inviate in queste settimane dai nostri associati, nulla è cambiato”. Questa frustrazione è comprensibile, considerando le difficoltà pratiche che gli operatori devono affrontare.
La piattaforma Gecos, necessaria per la gestione della tassa di soggiorno, si è dimostrata poco funzionale e spesso inaccessibile. Gli operatori lamentano che, a distanza di un giorno dall’annuncio della proroga, la situazione non è migliorata, rendendo praticamente impossibile l’accesso alla piattaforma e il caricamento delle informazioni necessarie. “Un sistema farraginoso – continuano a spiegare – che comporta una grandissima perdita di tempo ed è quanto di più lontano si possa immaginare dalla tecnologia di cui un’amministrazione come quella di Roma Capitale dovrebbe essere dotata”.
il confronto con altre città italiane
La difficoltà di accesso alla piattaforma Gecos non è un problema isolato; infatti, in molte altre grandi città italiane, come Milano e Firenze, le procedure per la gestione della tassa di soggiorno vengono espletate in tempi molto più rapidi e senza disservizi significativi. È evidente che c’è un contrasto notevole tra l’efficienza dei sistemi utilizzati in altre realtà e le problematiche che gli operatori romani devono affrontare quotidianamente.
Aigab, in qualità di rappresentante degli operatori del settore, ha quindi chiesto ufficialmente all’Ufficio del contributo di soggiorno del Comune di Roma di risolvere questa situazione in modo tempestivo. “Chiediamo di rinviare di almeno un mese la scadenza – affermano – al fine di permettere ai tanti operatori del settore, professionisti e non, di poter correttamente ottemperare a quanto previsto dalla legge in merito alle comunicazioni delle tasse di soggiorno del secondo trimestre 2025”.
l’importanza di un sistema efficiente
In un contesto in cui il turismo sta lentamente riprendendo dopo gli stravolgimenti causati dalla pandemia di COVID-19, è fondamentale che le istituzioni locali garantiscano un supporto adeguato agli operatori del settore. La gestione della tassa di soggiorno non dovrebbe diventare un ulteriore ostacolo per chi cerca di lavorare in un ambiente già complicato. È essenziale che le autorità competenti investano nella modernizzazione e nell’ottimizzazione dei sistemi di gestione, affinché possano supportare efficacemente un settore così vitale per l’economia romana.
Inoltre, la questione della tassa di soggiorno non si limita solo agli operatori del settore, ma ha ripercussioni anche sui turisti stessi. Un sistema efficiente permetterebbe di assicurare che i visitatori contribuiscano in modo equo e trasparente alle spese di gestione dei servizi pubblici, contribuendo così al miglioramento della qualità della vita nella capitale.
La situazione attuale, quindi, richiede un intervento urgente per garantire che tutti gli attori coinvolti possano operare in modo efficace e conforme alla legge. Le istituzioni devono riconoscere l’importanza di un dialogo costante con gli operatori del settore, per affrontare insieme le criticità e trovare soluzioni pratiche e tempestive.
In conclusione, l’appello di Aigab non è solo un atto di difesa degli interessi dei propri associati, ma rappresenta anche un invito a riflettere sulle modalità con cui la pubblica amministrazione gestisce i servizi digitali e il rapporto con gli operatori economici. La speranza è che, in tempi brevi, si possa assistere a un miglioramento delle condizioni di lavoro per tutti gli operatori del settore turistico, in modo da garantire un’accoglienza di qualità ai visitatori della meravigliosa capitale italiana.